Aurora Ramazzotti e il catcalling: «I commenti peggiori dalle donne. Dicevano: 'ma chi ti guarda?'»

Aurora Ramazzotti e il catcalling: «I commenti peggiori dalle donne. Dicevano: 'ma chi ti guarda?'»
Ha fatto molto parlare qualche giorno fa Aurora Ramazzotti, che sul suo profilo Instagram ha denunciato la cattiva pratica del catcalling, ovvero i fischi, i...

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Ha fatto molto parlare qualche giorno fa Aurora Ramazzotti, che sul suo profilo Instagram ha denunciato la cattiva pratica del catcalling, ovvero i fischi, i complimenti, le molestie verbali che molte donne subiscono per strada. La figlia di Eros e di Michelle Hunziker però non si aspettava che le critiche più feroci le sarebbero arrivate non da uomini, ma dalle donne: «Alcuni commenti lasciano intendere che il catcalling 'te lo devi meritare', che non sono abbastanza bella per un fischio per strada o un commento sessista», dice Aurora oggi al Corriere della Sera.

 

«Appena mi tolgo la giacca sportiva perché sto correndo e fa caldo devo sentire fischi, commenti sessisti e altre schifezze. Mi fa schifo e se sei una persona che lo fa, mi fai schifo», aveva detto nel suo video di denuncia. «Ma chi ti vede?», la risposta più educata, per poi finire negli inferi degli insulti degli hater. E tra questi ultimi, come detto, anche parecchie donne, alla faccia della solidarietà femminile. «So bene che ci sono donne che evitano di prendere mezzi pubblici per paura delle molestie», insiste Aurora. «Io so distinguere una frase gentile o un complimento da una forma di molestia verbale: agli uomini dico, mettetevi nei panni di una donna che cammina da sola per strada. Come pensate che possa reagire quando fischiate o richiamate la sua attenzione come fosse un cane?».

 

Più di qualcuno ha reagito parlando di «esagerazione» e dicendo che «alle donne non si può nemmeno più fare un complimento». «Temo che sia una prassi così normalizzata da risultare antipatico, per paradosso, un intervento come il mio», dice ancora Aurora al Corriere. La cosa che l'ha ferita di più, dice, è il fatto che «in tanti abbiano legato questo mio sfogo alla foto nella quale facevo vedere la mia pelle imperfetta. Il discorso è stato più o meno questo: prima si lamenta della pelle brutta e poi si lamenta se le fanno un complimento. Vuol dire non aver colto né il primo né il secondo messaggio».

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Corriere Adriatico