Strumenti hi-tech nelle scuole, scatta il piano contro i furti. I presidi del Fermano: «Assicurata la vigilanza»

Strumenti hi-tech nelle scuole, scatta il piano contro i furti. I presidi del Fermano: «Assicurata la vigilanza»
FERMO Le scuole a livello nazionale alzano la guardia contro i furti, ma il Fermano, per fortuna, non è in emergenza. È di questi giorni il campanello...

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FERMO Le scuole a livello nazionale alzano la guardia contro i furti, ma il Fermano, per fortuna, non è in emergenza. È di questi giorni il campanello d’allarme del presidente dell’Associazione nazionale preside, Antonello Giannelli, che ha invitato ad affrontare tempestivamente il tema della tutela del patrimonio scolastico.

 

 

Tra le misure da adottare, la copertura assicurativa e l’installazione di sistemi antifurto avanzati nei plessi scolastici, per prevenire gli edifici dal rischio di furti di attrezzature. La questione diventa ancor più attuale in un tempo caratterizzato dall’arrivo di apparecchiature di ultima generazione, grazie ai fondi del Pnrr, che interessano numerosi istituti in tutte le regioni italiane.

La prudenza

Il problema, anche se la prudenza resta d’obbligo, non sembra riguardare in questo periodo la quinta provincia marchigiana. Mentre in altre zone delle Marche diversi plessi sono stati bersagliati dai ladri, nel Fermano negli ultimi tempi non si ha notizia di reati significativi. Un paio di tentativi di scasso, senza riuscire a trafugare materiali di valore, si sono registrati da settembre ad oggi in una scuola infanzia di Fermo e in una media di Porto Sant’Elpidio. La dirigente del Montani di Fermo, Stefania Scatasta, evidenzia gli sforzi compiuti sul fronte della sicurezza: «Le strutture scolastiche, compresi laboratori e palestre, sono monitorati da impianti antifurto – spiega –. Inoltre abbiamo in vigore una convenzione con un istituto di vigilanza, la Fifa Security, per monitorare le sedi. Con tutta la prudenza del caso, credo si siano messe in campo le azioni necessarie per tutelare le scuole».

Anche Roberto Vespasiani, dirigente di lungo corso, oggi alla guida dell’Isc Nardi di Porto San Giorgio, si mostra fiducioso. «Per quanto riguarda le scuole di base, le attrezzature più moderne sono le Smart tv, grandi schermi interattivi, sicuramente piuttosto ingombranti. Ci sono pc portatili che in genere vengono riposti in carrelli sigillati. Insomma, sono materiali difficili da trafugare in pochi minuti. Nelle scuole superiori ci sono poi le attrezzature tecniche per i vari laboratori, materiali non facili da rivendere, a meno che vengano rubati su commissione. I fondi Pnrr sono stati un’occasione, per molti istituti, per modernizzare i dispositivi, ma computer e tecnologia non sono certo arrivati ora nelle scuole. Inoltre diverse scuole sono ormai attrezzate con sistemi antifurto e telecamere. Probabilmente altri territori d’Italia vivono una situazione di criticità che qui, al momento, non vedo, anche se la cautela e l’attenzione debbono sempre essere massime».

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Corriere Adriatico