Calzaturificio in fiamme, danni e una notte di paura. Le cause sembrano accidentali

Calzaturificio in fiamme, danni e una notte di paura. Le cause sembrano accidentali
SERVIGLIANO  - L’allarme è scattato a pochi minuti dalla mezzanotte. Fiamme altissime stavano divorando il calzaturificio Dueggi di Servigliano. Un rogo che ha...

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SERVIGLIANO  - L’allarme è scattato a pochi minuti dalla mezzanotte. Fiamme altissime stavano divorando il calzaturificio Dueggi di Servigliano. Un rogo che ha richiesto un intervento massiccio dei vigili del fuoco, con equipaggi arrivati da Fermo, Ascoli e Macerata. Un’azione decisa e durata per l’intera nottata, fino alla mattinata di ieri, determinante per riuscire a tenere confinate le fiamme all’interno del capannone ed evitare la propagazione verso le attività adiacenti.


 
La conta dei danni avrebbe potuto essere drammatica, se il fuoco fosse riuscito a estendersi anche ad altri opifici e capannoni nei paraggi. I pompieri hanno impiegato ore, dopo aver risolto la situazione più critiche ed aver arginato le fiamme, alle operazioni di raffreddamento di materiali o strutture. Le altissime temperature raggiunte all’interno del fabbricato avrebbero potuto determinare un collasso strutturale. Anche il personale dell’Arpa Marche è intervenuto nella mattinata di ieri per le rilevazioni ambientali, insieme ai carabinieri che indagano sull’accaduto. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di un rogo accidentale, non ci sono elementi, dai primi rilievi, per pensare ad incendio doloso.

La notizia dell’incendio accaduto in via dell’Artigianato, malgrado l’ora tarda, si è diffusa molto velocemente ieri a Servigliano e nei Comuni limitrofi. Anche il sindaco Marco Rotoni è voluto intervenire sul posto ed ha assistito alle complesse operazioni. Ben 12 i mezzi dei vigili del fuoco che hanno lavorato allo spegnimento, uno spiegamento davvero massiccio.


Del calzaturificio non si è salvato praticamente nulla, dagli elementi strutturali ai materiali. Bruciati macchinari, pellami, articoli in lavorazione. L’operazione è arrivata al termine di una giornata già impegnativa per i pompieri fermani, che nel pomeriggio avevano dovuto domare, nel giro di qualche ora, tre roghi divampati tra Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Con il ritorno del caldo dopo il break dei giorni scorsi, si riaccende l’allarme per gli incendi di sterpaglie.

 

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Corriere Adriatico