Arrivano i sacchetti di sabbia sull'arenile La spiaggia in trincea contro le mareggiate

Arrivano i sacchetti di sabbia sull'arenile La spiaggia in trincea contro le mareggiate
PORTO SANT'ELPIDIO - La strategia la stanno studiando Comune e Regione: "Faremo come a Senigallia". Erosione costiera. Ieri è partita la richiesta alla regione da parte del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORTO SANT'ELPIDIO - La strategia la stanno studiando Comune e Regione: "Faremo come a Senigallia". Erosione costiera. Ieri è partita la richiesta alla regione da parte del comune elpidiense. Una richiesta di revisione del piano regionale delle coste. Mercoledì scorso c'è stato l'incontro del sindaco con i tecnici. Nei prossimi giorni Nazareno Franchellucci incontrerà nuovamente con il dirigente regionale, gli appuntamenti per preparare il progetto di difesa delle infrastrutture e degli esercizi del lungomare si fanno serrati in questi giorni.


Il comune di Porto Sant'Elpidio è in possesso dei risultati degli studi commissionati all'Università Politecnica delle Marche ed è pronto a partire. La prima azione servirà a proteggere le infrastrutture del lungomare, “sulla base del progetto e del metodo utilizzato a Senigallia, che ha dato buoni risultati” dice il vice sindaco e assessore all’Ambiente e Difesa della costa Annalinda Pasquali. Il riferimento è ai sacchi in geo-tessuto che trattengono il materiale presente nell'arenile. Si tratta di una sorta di “scogli naturali”. Per Senigallia è stata l'azienda Tessilbrenta di Pove del Grappa, in Veneto, ad elaborare il sistema di contenimento della sabbia in sacchi riciclabili di tessuto ad alta resistenza, geo-contenitori denominati StopWave. Sacchi che, una volta riempiti, pesano una tonnellata ciascuno e che riuscirebbero, secondo lo studio dell'Università Politecnica delle Marche, a interrompere e azzerare i danni delle mareggiate. In pratica i sacchi arrivano a sostituire le scogliere nelle loro funzioni. La soluzione dei sacchi, secondo Pasquali "non sarà l'uovo di Colombo, ma a Senigallia ha dato buoni risultati".


Non saranno utilizzati i sacchi messi a disposizione dalla regione. "Prenderemo quelli prodotti da una ditta italiana, gli stessi utilizzati a Senigallia (cioè gli StopWave, ndr), che hanno determinate caratteristiche tecniche" sostiene il vicesindaco, sicura sui tempi di realizzazione dei lavori. "Contiamo entro la fine di ottobre di riuscire a concludere questa prima fase, cioè il posizionamento dei sacchi sull'arenile di Porto Sant'Elpidio" dice Pasquali. Quindi seguirà la fase numero due: l'intervento sulle scogliere e i pennelli. Intervento che sarà anticipato da molteplici incontri con gli operatori balneari, chiamati a dire la loro opinione al riguardo. Il primo incontro per discutere del piano di difesa della costa con i balneari è previsto per il 12 settembre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico