Tempio crematorio, altre polemiche sullo stop: si infiamma lo scontro su Cura Mostrapiedi e il ritiro della delibera

Tempio crematorio, altre polemiche sullo stop: si infiamma lo scontro su Cura Mostrapiedi e il ritiro della delibera
SANT’ELPIDIO A MARE  - Anche il candidato sindaco Alessio Pignotti e la sua coalizione si impegnano al no al tempio crematorio in caso di vittoria. Nel corso...

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SANT’ELPIDIO A MARE  - Anche il candidato sindaco Alessio Pignotti e la sua coalizione si impegnano al no al tempio crematorio in caso di vittoria. Nel corso dell’incontro con i residenti di Cura Mostrapiedi, Pignotti, affiancato dal capogruppo uscente di Forza Italia, Roberto Greci, ha espresso la contrarietà al progetto.

 

 

«Al centro dell’accordo c’era al primo punto il blocco dell’opera che la passata amministrazione a guida Terrenzi aveva avallato senza il dovuto confronto con i cittadini – fa sapere lo stesso Greci –. Tutti quelli che oggi cavalcano il no al crematorio, ieri non erano al fianco dei cittadini, né in Consiglio comunale, né alle riunioni sul tema. L’unico esponente di minoranza a portare avanti la battaglia è stato il solo capogruppo di Forza Italia. Pignotti ha comunicato che a seguito dell’incontro del 2 giugno, il sindaco Terrenzi ha inoltrato alla segretaria comunale la comunicazione di avvio dell’iter di ritiro della delibera di giunta che autorizzava l’opera, precisando però che la decisione definitiva spetterà al prossimo Consiglio comunale».


Pignotti e Greci precisano che «nel programma la cancellazione del progetto del tempio crematorio non è stata inserita perché si è deciso di indicare ciò che faremo, non ciò che non si farà. Date però le preoccupazioni dei cittadini, Pignotti ha concretizzato quanto promesso nel dibattito, la presenza di Greci è una garanzia per i cittadini di Cura». Entra a gamba tesa sull’argomento il candidato del centrodestra Gionata Calcinari. «Solo noi abbiamo inserito nel programma la revoca della proposta. Che Greci e la sua coalizione ricorrano alle bufale per cavalcare il malcontento non lo immaginavamo. Dicono in politichese che si è avviato l’iter verso un fantomatico Consiglio. Chi scrive conosce le procedure amministrative? Non serve nessun Consiglio comunale, e se mai servisse, perché non lo hanno portato all’ultima seduta?».

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Corriere Adriatico