Sant'Elpidio a Mare, assalto a Bm La cassa a tempo fa fallire il colpo

Sant'Elpidio a Mare, assalto a Bm La cassa a tempo fa fallire il colpo
SANT'ELPIDIO A MARE - Sono entrati in azione poco dopo le 12. Armati di cutter, un passamontagna per oscurare il viso, diretti verso il primo sportello per una rapina lampo....

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SANT'ELPIDIO A MARE - Sono entrati in azione poco dopo le 12. Armati di cutter, un passamontagna per oscurare il viso, diretti verso il primo sportello per una rapina lampo. Ma non avevano fatto i conti con la cassa automatica temporizzata, che ha mandato in fumo i piani criminali. Se ne sono scappati a mani vuote, due rapinatori che nella tarda mattinata di ieri hanno assaltato la filiale Banca Marche di via Nenni, a Casette d’Ete. 


In due, secondo una prima valutazione sui 30 anni, compaiono davanti alle telecamere della videosorveglianza qualche minuto dopo mezzogiorno, poi si occultano il volto ed entrano nella cassa di risparmio. Uno va avanti e si dirige verso uno sportello. Intima con fare minaccioso all’impiegato di consegnargli tutto il denaro contante. Ma il dipendente, cercando di mantenere la calma, pur con un taglierino puntato contro, spiega di non poter fare nulla. Lo sportello è automatizzato e protetto da un meccanismo di apertura a tempo, impossibile da modificare manualmente. Di fronte al diniego, un istante di esitazione, poi i due intuiscono di non poter far altro che andarsene, così scappano a piedi, imboccando una via laterale. 

Immediata parte la chiamata ai carabinieri della caserma di Sant’Elpidio a Mare, che raggiungono la filiale in pochi istanti. Effettuano una perlustrazione dell’area, poi si trattengono a lungo, circa due ore, all’interno dei locali di Banca Marche, per ascoltare i dipendenti presenti al momento della tentata rapina. Vengono esaminate le telecamere di videosorveglianza, che hanno immortalato la coppia in azione. Interessanti in particolare alcuni segmenti dell’occhio elettronico appena fuori dalla porta d’ingresso. In quel momento i due ladri sono ancora a volto scoperto, ma con le mani si riparano parzialmente dalle telecamere. 


I militari stanno cercando, con gli elementi a disposizione, di individuare la coppia (non è da escludere che vi fosse un terzo complice ad attenderli in macchina), allontanatasi a bordo di un’auto dopo la repentina fuga dall’istituto di credito. Il rapinatore che si è presentato davanti al cassiere, mentre l’altro rimaneva qualche metro indietro, ha proferito poche parole, non sembra aver mostrato un accento particolare che aiuti ad intuirne la provenienza. Il colpo abortito di ieri mattina fa il paio con quello, invece andato a segno, appena 24 ore prima a Campofilone, anche in quel caso in una filiale Banca Marche. Praticamente identito il modus operandi adottato dai banditi. Hanno agito in due ed indossavano un passamontagna, ma la rapina è riuscita ed è stata trafugata una somma che secondo una prima stima oscilla tra i 20 ed i 30 mila euro. La coppia se n’è andata a bordo di un’auto scura. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico