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SANT'ELPIDIO A MARE - Continua a tenere banco in questi giorni il tema della settimana corta ai plessi scolastici di Sant’Elpidio a Mare. Da ieri sono partite le assemblee virtuali con le famiglie, con l’illustrazione delle proposte, assemblee che proseguiranno anche oggi e la prossima settimana fino a coinvolgere tutti i genitori, dalla scuola infanzia alla media, del capoluogo e delle frazioni.
La novità è che non è più previsto un voto. Tutto rinviato, prima di una settimana, poi a tempo indeterminato. Una risposta della scuola di fronte alla “sommossa” delle famiglie, che in questi giorni hanno espresso in larga parte una forte contrarietà alle modalità di riorganizzazione ipotizzate e alla tempistica adottata dall’istituto. In una comunicazione di ieri, la dirigente dell’Isc di Sant’Elpidio a Mare, Teresa Santagata, ha confermato il calendario di convocazione delle riunioni, ma «sospeso le operazioni di sondaggio per la raccolta dei pareri dei genitori».
Una scelta che prende atto della richiesta, presentata ieri mattina dalla componente genitori del Consiglio d’istituto, con la quale si chiedeva proprio di fermare la votazione per «iniziare un percorso di valutazione approfondita e lucida».
Una comunicazione letta da alcuni come una disponibilità a ridiscutere l’ipotesi settimana corta, che altri invece hanno interpretato come una scelta ormai già presa, eventualmente da rimodulare solo in futuro. La partita, insomma, resta aperta e ha scatenato una mobilitazione ed un dibattito a Sant’Elpidio a Mare che forse in pochi si sarebbero aspettati. Il sabato libero, in linea di massima, non è un’opzione scartata a prescindere. Già alcuni anni fa si era tentata questa strada con le classi quarte e quinte della primaria, con risultati poco convincenti, tanto che poi è stata accantonata.
A essere ritenuto irricevibile dai più è l’allargamento orario prospettato dal lunedì al venerdì, dalle 7.45 alle 13.10 per la primaria, dalle 7.45 alle 13.45 per la media. Anche la politica locale è in fermento, dato che in molti hanno chiesto al sindaco Alessio Terrenzi ed all’amministrazione comunale di interessarsi. Si ragiona su ipotesi alternative, come l’istituzione della settimana corta in via sperimentale, forse solo per la scuola media, inserendo però un rientro pomeridiano al posto delle 6 ore consecutive diurne.
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