Raccolta dei rifiuti, scontro a Sant'Elpidio a Mare. Danno all'erario, minacciato il ricorso alla Corte dei conti

Raccolta dei rifiuti, scontro a Sant'Elpidio a Mare. Danno all'erario, minacciato il ricorso alla Corte dei conti. Pd e "Noi Insieme" all'attacco
SANT’ELPIDIO A MARE - «Siamo di fronte a un possibile danno erariale, soggetto a controllo della Corte dei conti». Il gruppo consiliare del Pd-Noi insieme non si...

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SANT’ELPIDIO A MARE - «Siamo di fronte a un possibile danno erariale, soggetto a controllo della Corte dei conti». Il gruppo consiliare del Pd-Noi insieme non si accontenta delle rassicurazioni sul servizio di igiene urbana da parte dell’amministrazione comunale ed ora vuole interessare la magistratura contabile. Il centrosinistra torna all’attacco sulla raccolta rifiuti.

 

«All’interrogazione presentata nelle scorse settimane – ricorda il consigliere Fabiano Alessandrini – ufficialmente ci hanno risposto che era tutto regolare, e a mezzo stampa l’assessore Maurizi ci ha invitato a studiare, perché i servizi non svolti erano quelli aggiuntivi e gli stessi si potevano svolgere nell’arco temporale dell’appalto. Bene, abbiamo studiato e la documentazione chiarisce che buona parte di quanto previsto dal contratto non è stato rispettato». Secondo i consiglieri del Pd, «le mancanze riguardano sia i servizi del capitolato di base che quelli aggiuntivi offerti in sede di gara. In ogni caso, al momento dell’aggiudicazione, non c’è più distinzione perché rientrano parimenti nel contratto, con gli stessi tempi e modalità».


Il periodo


«Tutti i servizi andavano avviati entro 60 giorni dall’avvio dell’appalto, salvo il centro del riuso, per cui se ne prevedevano 180, e l’adeguamento degli ecocentri, che ne prevedeva 90. Sono state effettuate solo 2 pulizie delle caditoie su 5 previste, non sono stati consegnati contenitori di oli esausti, non c’è traccia dei cassonetti dotati di microchip, niente per il centro del riuso e gli ecocentri, nessuna traccia della sede centrale della società appaltatrice, del centro ambientale mobile nelle frazioni e di tanti altri aspetti previsti nel contratto». Di conseguenza, il centrosinistra, non risultando contestazioni da parte dell’ente alla ditta che gestisce il servizio, chiede al sindaco Alessio Pignotti «se abbia preso coscienza della situazione, se ritiene che l’assessore Maurizi sia in grado di continuare a svolgere il suo ruolo e se intenda tutelare l’interesse del Comune e dei cittadini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico