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SANT’ELPIDIO A MARE - «Per la città questa si può definire un’opera d’arte. Col nuovo ponte rispondiamo a un problema di sicurezza idrogeologico molto sentito». Il sindaco Alessio Pignotti ha presentato così il progetto per il nuovo ponte sull’Ete Morto, nel pieno centro abitato di Casette d’Ete.
Gli enti
Un’opera finanziata con i fondi del Pnrr che il Genio civile ha progettato e la Regione ha inserito tra gli interventi prioritari per contrastare il dissesto idrogeologico. Lungo 54 metri, gara d’appalto tra due mesi, consegna del cantiere in autunno, un intervento in acciaio con ponte rialzato ad una sola campata. Il collegamento tra le due sponde del fiume si interromperà per appena due settimane, perché il ponte verrà realizzato fuori sede e poi installato una volta pronto. Dal primo cittadino un ricordo della tragedia del marzo 2011 insieme al ringraziamento al predecessore Alessio Terrenzi e all’ex assessore Norberto Clementi, con cui il progetto è partito.
Le esigenze
L’assessore regionale Stefano Aguzzi ha rimarcato «le numerose esigenze a cui rispondere in tema di dissesto e difesa della costa.
«Abbiamo realizzato che uno dei punti deboli dell’Ete Morto, più dei problemi di manutenzione, fosse proprio il ponte che attraversa il centro abitato. Abbiamo così avviato l’iter. Abbiamo scartato due soluzioni in precedenza, fino ad arrivare all’opzione adottata, un ponte ad arco con due mensole laterali su cui indirizzeremo il traffico ciclopedonale in due sensi. Il costo è superiore a quello medio per un ponte, che si aggira sui 3000 euro al metro quadro, perché si è realizzata una scelta più avanzata, con una parte superiore in acciaio, che consentirà di ridurre al minimo, appena due settimane, la mancanza di collegamento stradale. Realizzeremo le fondazioni su entrambi i lati per poi interrarle, il ponte sarà costruito fuori opera ed appoggiato sopra. Il progetto non finisce qui, perché ci sarà anche un lavoro di sistemazione idraulica per ulteriori 1,2 milioni, appena saranno messi i fondi a bilancio».
Le tappe
Orgoglioso l’ex sindaco Alessio Terrenzi, che ricorda le varie tappe che hanno portato a questo risultato. «Ho vissuto da assessore l’esondazione del 2011, l’anno dopo divenni sindaco, avviai una serie di tavoli intercomunali per la sicurezza dell’Ete Morto. Nel 2021, in fase di Valutazione ambientale strategica, si è evinta la pericolosità del ponte a tre arcate. È iniziato l’iter per un nuovo ponte, che oggi arriva a compimento. Una grande soddisfazione che garantirà sicurezza alla popolazione di Casette d’Ete». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico