Discariche abusive e roghi dei rifiuti, cresce l'allarme al parco fluviale lungo il Tenna

Discariche abusive e roghi dei rifiuti, cresce l'allarme al parco fluviale lungo il Tenna
FERMO - L’abbandono selvaggio di rifiuti nelle zone periferiche, purtroppo, non è una novità. Non lo è neanche in uno dei punti di maggior pregio a...

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FERMO - L’abbandono selvaggio di rifiuti nelle zone periferiche, purtroppo, non è una novità. Non lo è neanche in uno dei punti di maggior pregio a livello ambientale nel territorio fermano, in particolare di Sant’Elpidio a Mare, il parco fluviale. A questa indecenza, però, si è aggiunto pure il rogo dei materiali gettati indiscriminatamente nella zona, addirittura a ridosso del letto del Tenna.

 

Se ne sono accorti alcuni pedoni residenti in zona, passeggiando nei giorni scorsi lungo la sponda del fiume. In terra c’era di tutto. Guanti in lattice, resti di confezioni in vetro e latta, scatole di cartone, resti di rotoli di nastro adesivo, bottiglie e contenitori vari.

Oltre a buttarli in quella che in linea teorica dovrebbe essere un’oasi verde, qualcuno ha anche avuto la brillante idea di appiccare il fuoco, magari col rischio che le fiamme si allargassero alla vegetazione circostante, provocando danni ben più seri. Già in passato, in numerose occasioni, l’area lungo Tenna era stata adoperata come discarica a cielo aperto ed evidentemente quest’abitudine fatica ad essere sradicata.

Le multe, qualora si scoprano i responsabili, sono salate, ma la zona è poco frequentata e senza illuminazione, lasciando quindi ampio margine ai malintenzionati per gettare di tutto senza essere notati. Difficile coglierli nel sacco anche se, appena qualche giorno fa, da palazzo comunale si dava notizia di ben 6 multe elevate per l’abbandono di rifiuti nel territorio comunale o per irregolarità da parte di un paio di aziende.

Un lavoro riuscito grazie alle segnalazioni da parte dei residenti ed al lavoro svolto dagli agenti della polizia locale di Sant’Elpoidio a Mare per cercare di risalire agli autori delle infrazioni. Ma evidentemente, l’effetto deterrente fatica a passare e sono ancora troppi a comportarsi in spregio al rispetto dell’ambiente e degli spazi pubblici.

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Corriere Adriatico