Più anziani e meno posti di lavoro, a Sant'Elpidio a Mare la fotografia impietosa di Nomisma

Più anziani e meno posti di lavoro, a Sant'Elpidio a Mare la fotografia impietosa di Nomisma
SANT’ELPIDIO A MARE - Una popolazione che invecchia, case sfitte che aumentano, quasi 500 posti di lavoro persi nell’ultimo quinquennio. Sono alcuni degli...

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SANT’ELPIDIO A MARE - Una popolazione che invecchia, case sfitte che aumentano, quasi 500 posti di lavoro persi nell’ultimo quinquennio. Sono alcuni degli “scatti” che si rilevano dallo studio strategico che l’amministrazione comunale ha affidato nei mesi scorsi a Nomisma, per elaborare un progetto di riqualificazione del centro storico e dell’area Brancadoro. Un lavoro che è partito da un’analisi del contesto socio-economico, che offre già alcuni spunti interessanti. Il primo dato riguarda la popolazione residente, in calo nell’ultimo biennio per la sensibile flessione delle migrazioni in entrata, mentre il saldo negativo tra nascite e morti è ormai una costante da diversi anni, come il progressivo invecchiamento. Significativa la quantità di immobili inutilizzati e case disabitate, rispettivamente al 3 e al 14%, mentre la percentuale sale sensibilmente al 7,7 e al 26% per il centro storico. Un segnale evidente della perdita di attrattività da parte del borgo medievale.


I numeri


Se si guarda al mercato immobiliare, in centro i prezzi medi sono scesi nell’ultimo decennio del 20%, mentre i canoni d’affitto sono rimasti stabili per l’abitativo e schizzati letteralmente per negozi ed uffici, rispettivamente quintuplicati e triplicati. La flessione dei prezzi di mercato è oltre il 20% negli ultimi 10 anni anche in zona Brancadoro, ma qui scendono anche gli affitti, con la sola eccezione dei negozi, che registrano una crescita contenuta. Nelle imprese attive, in un quinquennio, si sono persi 473 posti di lavoro.


La tendenza


Il dato è totalmente dovuto alla contrazione del settore manifatturiero, con 527 impiegati in meno rispetto al 2016, anche se questo comparto continua ad incidere per più della metà degli occupati. Le attività economiche con un saldo in aumento sono il commercio all’ingrosso e dettaglio, il trasporto e magazzinaggio, le attività professionali, scientifiche, tecniche, soprattutto i servizi di supporto alle imprese, che hanno visto quasi raddoppiare gli impiegati, anche se incidono a livello percentuale solo per il 2%. Secondo Nomisma, crescere si può, e molto, nella ricettività turistica. Nel recente passato sono partite diverse nuove attività, ma complessivamente ce ne sono appena 33 per un totale di 300 posti letto e in terra elpidiense si rilevano appena 13,6 arrivi turistici ogni 100 abitanti, un decimo rispetto a Fermo, circa un settimo rispetto al resto del Fermano e delle Marche. Pochissimo se si considera l’offerta culturale di tutto rispetto della città. La conclusione è che Sant’Elpidio a Mare potrebbe ambire ad accogliere quanto meno 15mila turisti l’anno rispetto ai 2.500 attuali, ponendosi così in linea con la media del territorio limitrofo.

 

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Corriere Adriatico