Sant'Elpidio a Mare, incendio di sterpaglie per colpa dell'incuria

Sant'Elpidio a Mare, incendio di sterpaglie per colpa dell'incuria
SANT'ELPIDIO A MARE - Un incendio di sterpaglie e rovi di vaste dimensioni è divampato ieri pomeriggio su una scarpata lungo la Strada Fonte di Mare, sul territorio di...

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SANT'ELPIDIO A MARE - Un incendio di sterpaglie e rovi di vaste dimensioni è divampato ieri pomeriggio su una scarpata lungo la Strada Fonte di Mare, sul territorio di Sant’Elpidio a Mare. Sul posto, ricevuto l’allarme da alcuni automobilisti di passaggio, sono intervenuti i vigili del fuoco di Fermo che hanno impiegato più di quattro ore di lavoro per arginare e spegnere le fiamme alimentate dal vento. L’incendio non era infatti facile domabile data la pendenza della scarpata e la fitta vegetazione. A preoccupare i pompieri anche il fatto che le fiamme in alcuni punti sono arrivate a lambire la carreggiata, e la presenza, nell’area interessata dal fuoco, anche di pali della corrente elettrica. Senza contare che nel raggio di poche centinaia di metri, lungo la sottostante vallata, ci sono importantissime aziende i cui titolari anche stavolta, come successo in occasione di altri incendi nella stessa area, sono corsi sul posto preoccupati per capire la portata del rogo. Per fortuna l’intervento dei vigili del fuoco ha limitato i danni ed evitato il peggio. Tuttavia l’incendio di ieri non è il primo nella zona e soprattutto riaccende i riflettori sullo stato in cui sono tenuti i terreni su quella parte di scarpata. Come hanno segnalato più volte i residenti al Comune, infatti, quei luoghi, tutti terreni privati, sono completamente abbandonati a se stessi e sono diventati nel tempo una sorta di discarica a cielo aperto. I proprietari evidentemente non si curano della loro proprietà ma sotto accusa a questo punto finisce il Comune di Sant’Elpidio a Mare che potrebbe obbligare gli stessi con un’apposita ordinanza a ripulire la zona proprio per una questione di igiene, decoro ma anche per limitare il rischio di incendi che si alimentano anche per via dell’incuria. Più volte i residenti hanno chiesto aiuto al Comune in tal senso. La speranza è che dopo il rischio corso ieri, qualcuno da piazza Matteotti si muova per risolvere il problema.
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Corriere Adriatico