SANT'ELPIDIO A MARE - «In via del tutto eccezionale abbiamo deliberato di riconsegnare il Secchio all’Ente Contesa». Lo rende noto la contrada San Martino,...
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La contrada del cavallo rampante ricorda di aver sporto denuncia subito dopo aver informato le contrade del fatto, attendendo che l’Ente le convocasse. «Abbiamo manifestato alle Contrade e all’Ente fin dal primo momento la nostra intenzione di porre rimedio alla manomissione nei modi che si decideranno collegialmente, confidando nel buon senso di tutte le parti e fatta salva l’attività delle autorità competenti. Abbiamo concordato con tutti un comunicato in cui si informava la cittadinanza del fatto. Crediamo quindi di avere messo in campo ogni buona disposizione perché un fatto già di per sé increscioso non avesse ulteriori ripercussioni per nessuno».
Il direttivo sottolinea inoltre «l’obbligo di difendere l’onorabilità dei nostri contradaioli e non accetteremo che si approfitti di una spiacevole occorrenza per mettere all’angolo la nostra associazione. Consegnare il Secchio non è un atto dovuto, il Consiglio decide di farlo per trasparenza ma anche perché si garantisca la necessaria serenità ai ragazzi che quel Secchio lo hanno tante volte conquistato e che difenderanno di nuovo i nostri colori alla prossima Contesa, mettendoli al riparo dalle crasse illazioni che li hanno raggiunti in questi giorni».
In realtà va precisato che i giocatori di San Martino non sono stati sfiorati da alcuna illazione o accostamento con la scomparsa delle targhette, dato che nel periodo in cui la squadra lo ha tenuto a rotazione dopo la vittoria, l’oggetto era ancora integro.
San Martino conclude rimarcando che «per il suo valore storico e sociale, il Secchio è davvero un bene comune degli elpidiensi, un simbolo in cui riconoscersi, al di là delle interpretazioni legali. Per questo abbiamo già proposto alle Contrade la convocazione di una assemblea che coinvolga direttivi, giocatori, vecchie glorie e tutti quanti hanno contribuito a costruire la manifestazione, per decidere il più collegialmente possibile le sorti del Secchio storico. Abbiamo già ricevuto il tempestivo diniego della San Giovanni, confidiamo nella lungimiranza delle altre».
Sulla vicenda, telegrafico il commento dell’Ente Contesa. «Il furto delle targhe commemorative dal Secchio storico è stato denunciato alla Procura della Repubblica - nota la presidente Alessandra Gramigna - di conseguenza, tutto ciò che riguarda la sua consegna e custodia in questa fase non attiene a decisioni discrezionali, non dipende dalle scelte dell’Ente o di altre associazioni, ma è regolata dalle leggi e dalle procedure vigenti. In questa fase non riteniamo opportuno aggiungere altro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico