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SANT’ELPIDIO A MARE - Avanti a passi rapidi verso la realizzazione del nuovo ponte nel pieno centro abitato di Casette d’Ete. La settimana prossima gli amministratori comunali incontreranno il Genio civile, che sta lavorando all’intervento ed ha acquisito il finanziamento per l’opera.
L’impegno
Una riunione propedeutica ad un’assemblea pubblica da convocare entro un mese al massimo, in cui l’intervento sarà presentato alla cittadinanza. «Ringrazio ancora una volta il Genio civile per la concretezza con cui sta portando avanti una progettualità molto importante per la città – nota il sindaco Alessio Pignotti –. L’opera rientra tra i finanziamenti Pnrr, questo significa che si dovrà procedere velocemente ed arrivare entro l’anno all’affidamento dei lavori.
I costi
I lavori prevedono un investimento complessivo di poco superiore ai 4 milioni di euro, diviso in due appalti, tra i quali rientrano anche interventi di messa in sicurezza e pulizia idraulica su un ampio tratto del fiume Ete Morto. La più recente ipotesi progettuale, su cui si stava lavorando negli ultimi mesi del 2022 è quella di una struttura in acciaio ad arco inclinato. Sicuramente l’opera sarà a campata unica, andando così a risolvere una problematica frequente registrata con l’attuale ponte, con rami e tronchi che si bloccavano tra i pilastri, andando ad ostruire il naturale corso dell’acqua.
Il dramma
Quel ponte rievoca tra la popolazione elpidiense la tragica esondazione dell’Ete Morto nel marzo 2011, costata la vita a due persone e danni enormi ad abitazioni ed attività del territorio. A distanza di oltre un decennio sono stati diversi gli investimenti per ridurre il rischio idrogeologico e garantire un sistema di allertamento immediato della popolazione in caso di pericolo. Una nuova infrastruttura sarà il completamento del percorso. L’attraversamento di via Cavour, oltre che per Casette d’Ete, ha un’importanza strategica nella viabilità cittadina, perché è di fatto l’unico collegamento, a meno di passare per la Mezzina, tra il centro abitato della frazione e la zona industriale Brancadoro.
La strategia
Si stanno studiando quindi soluzioni per evitare che, a cantiere in corso, sia necessario interrompere la viabilità. Si è ipotizzato un impalcato provvisoriamente carrabile che dovrebbe garantire questo obiettivo. Il nuovo ponte avrà una carreggiata maggiore rispetto a quella attuale e sarà accompagnato da un percorso ciclopedonale sul versante est, per un’ampiezza di circa 3,5 metri.
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Corriere Adriatico