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«Questo non è un comitato del no all’opera – hanno puntualizzato –.
I pareri
Sulla vicenda interviene anche l’ex assessore e consigliere comunale Paride Zallocco: «Mi pare di vedere idee confuse, o a mio modesto modo di percepire, inesistenti – commenta -. La Regione e le forze politiche che sostengono il progetto hanno una legittima visione sulla necessità dell’opera. Un’infrastruttura favorisce scambi, crea un movimento, aumenta un servizio all’economia. Ma quel è la visione dell’amministrazione? La questione non si può lasciare in mano ad un comitato, che giustamente manifesta perplessità. L’interesse pubblico, qualora si paventasse, va oltre le esigenze legittime e rispettabili di un comitato». Zallocco ritiene che la domanda da porsi sia «quali previsioni hanno gli amministratori su questa porzione di territorio? Su questo si fa la battaglia per seguire il progetto o cambiare rotta. La questione non è trovare il tracciato giusto, ma se è importante realizzarlo. L’amministrazione pensa che Bivio Cascinare debba essere la naturale continuazione della zona commerciale e industriale civitanovese? O vede potenzialità diverse, capaci di restituire un’economia alternativa sotto il profilo agricolo, turistico ricettivo, ambientale e sportivo? Le ciclabili, la basilica di Santa Croce, gli spazi naturali possono essere un valore aggiunto e creare una nuova economia?». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico