Dal borgo medievale al distretto del design, così Nomisma ridisegna il futuro di Sant'Elpidio a Mare

Dal borgo medievale al distretto del design, così Nomisma ridisegna il futuro di Sant'Elpidio a Mare
SANT’ELPIDIO A MARE - Un centro storico da valorizzare su più fronti, dalla residenzialità ai servizi, fino al commercio e turismo. Un’area Brancadoro da...

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SANT’ELPIDIO A MARE - Un centro storico da valorizzare su più fronti, dalla residenzialità ai servizi, fino al commercio e turismo. Un’area Brancadoro da trasformare in distretto del design. Nomisma ha consegnato il suo studio su due aree strategiche di Sant’Elpidio a Mare e indicato l’obiettivo al quale lavorare da qui ai prossimi anni. Ieri mattina la presentazione agli amministratori dei Comuni vicini ed enti interessati, poi quella agli organi di stampa.

 


Il commento

«Questo è uno studio strategico – commenta il sindaco Alessio Pignotti, affiancato dagli assessori Roberto Greci, Stefano Pezzola e Paolo Maurizi e dall’ing. Raffaele Trobbiani – richiederà ora una fase attuativa. Qui c’è l’impronta della precedente amministrazione, ringrazio l’ex sindaco Terrenzi e l’ex assessore Clementi. Il centro storico vedrà lavori per sistemare alcuni contenitori, a Brancadoro abbiamo congelato tante richieste di variante per operare un ragionamento generale. Del lavoro di Nomisma mi colpisce un’espressione: dimensione emozionale. Vedo prospettive interessanti: puntare su un brand del nostro territorio, portare avanti progettualità di coworking e cohousing in parte già avviate».

I particolari

Ad entrare nel vivo dello studio sono Marco Marcatili, Massimiliano Colombi e Johnny Marzialetti. Tutto inizia da un’indagine effettuata online con interviste alla cittadinanza ed incontri con alcuni stakeholder. «Abbiamo chiesto alla popolazione di rispondere a domande sui fabbisogni della città e gli scenari di sviluppo di queste aree – nota Marcatili – il centro storico ha dei punti di forza, come la sicurezza e gli eventi culturali, non c’è una diffusa opinione negativa riguardo all’accessibilità. Le debolezze: il centro non viene visto come luogo di residenzialità e socialità. Il desiderio diffuso è aumentare l’offerta recettiva, destinare i contenitori a turismo, lavoro, socialità. Per Brancadoro la forza è la posizione favorevole, la presenza di imprese ed attività commerciali, si avverte l’assenza di servizi alla persona e trasporto pubblico». Colombi vede elementi positivi dal dialogo con le imprese elpidiensi. «Emerge una pluralità di punti di vista, ci sono stakeholders che si candidano come partner e sono pronti ad investire e fare coprogettazione. Emerge la funzione dell’ente pubblico, chiamato ad essere antenna delle esigenze del territorio e farsi regista dello sviluppo urbano». La vision di Nomisma è fare delle due aree strategiche “BorgoSem” e Brancadoro due poli di un quadrilatero che si estende fino a Civitanova e Fermo.

Gli sviluppi

«L’idea è realizzare un distretto dei grandi brand, creare accademy aziendali per formare giovani generazioni, sperimentare luoghi misti tra produzione, ristorazione, fruizione culturale. Il modello può essere il Fico di Bologna. Al contempo, il borgo di Sant’Elpidio in rete con altre città del Fermano, diventando un nuovo centro di attrattività, ricettività diffusa e servizi innovativi ai lavoratori. Anche l’uso temporaneo dei contenitori nel borgo medievale può essere una soluzione interessante».

 

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Corriere Adriatico