Nuovi argini e via gli alberi dal fiume: Ete Morto, riparte il piano sicurezza

Nuovi argini e via gli alberi dal fiume: Ete Morto, riparte il piano sicurezza
SANT’ELPIDIO A MARE  - Passi avanti importanti, per la riduzione del rischio idraulico sul fiume Ete Morto. Da qui alla fine dell’anno dovrebbe partire una prima...

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SANT’ELPIDIO A MARE  - Passi avanti importanti, per la riduzione del rischio idraulico sul fiume Ete Morto. Da qui alla fine dell’anno dovrebbe partire una prima tranche di lavori, poi una seconda più corposa, per mettere fine a tutte le situazioni di precarietà del corso d’acqua.

 


L’intervento interessa un tratto di 11 chilometri in territorio di Sant’Elpidio a Mare, dalla confluenza sul Chienti, fino al ponte della provinciale 27 tra Casette d’Ete ed il bivio per Montegranaro. Proprio per ultimare le procedure si sono incontrati nei giorni scorsi l’assessore Norberto Clementi, insieme al responsabile di area tecnica del Comune, con l’ingegner Vincenzo Marzialetti della Regione ed il suo staff. Al momento il progetto è in fase di autorizzazione ambientale per il tratto a monte dell’attraversamento autostradale; in fase di progettazione e già finanziato quello fino al confine del territorio elpidiense. Le aree di potenziale allagamento sono conosciute, ora vanno elaborati gli interventi volti alla mitigazione del rischio.


Consisteranno nel potenziamento degli argini, nella rimozione di alberi che ostacolano il deflusso dell’acqua ed altri elementi che in periodi di piena vanno ad ostruire i ponti. C’è anche l’ipotesi di demolizione e ricostruzione del ponte di viale Cavour, nel pieno centro abitato di Casette d’Ete. «Sarebbe un’ipotesi straordinaria per la città – commenta l’assessore Clementi - in un fiume che nel tempo ha causato tragedie che tutti noi conosciamo. Ringrazio i tecnici del Genio Civile per la collaborazione e il lavoro che stanno portando avanti ».

Servono 300mila euro per il tratto terminale, dalla foce dell’Ete verso ovest, altri 2 milioni invece per il tratto di 11 chilometri. Fondi già disponibili, con appalto inserito nel piano annuale della Regione Marche. Con queste risorse, continua Clementi, «si potranno fronteggiare le erosioni compiute nel tempo dall’acqua a danno dei terreni circostanti: si potranno mitigare quelle già create ed evitare che se ne verifichino altre. Inoltre si andrà anche a restituire la piena capacità di portata del corso dell’acqua».


La conclusione al sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Terrenzi. «È stato un incontro proficuo per sistemare una situazione delicata in una zona che ci riporta alla mente tragici ricordi e danneggiamenti. Sono interventi fondamentali che si attendevano da tempo: ringrazio i tecnici del Genio civile, quelli dei nostri uffici e l’assessore Clementi che ne seguono gli sviluppi».

 

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Corriere Adriatico