SANT'ELPIDIO A MARE - Un anno e mezzo dalla frana, sei mesi dall'affidamento lavori, e ieri via Tevere ancora chiusa. La strada della discordia finirà anche in...
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Per quelle affissioni, coperte nella mattinata di sabato, sono stati interessati carabinieri e Procura della Repubblica: il medico, nonché esponente della Lega Nord, rischia un'incriminazione per vilipendio. Bruschelli, per tutta risposta, si è presentato in caserma per sporgere denuncia contro la copertura dei suoi manifesti.
"L'accusa di vilipendio mi fa sorridere - commenta il dottore - Sono io che mi sono presentato ai carabinieri, perché ho subito un abuso bello e buono. Ho fatto realizzare 30 manifesti, non erano anonimi perché riportavano la mia firma, sono stati regolarmente pagati e portati all'ufficio affissioni. Nessuno aveva diritto di oscurarli, si trattava di un messaggio satirico che ogni cittadino ha la libertà di esprimere. Inoltre presenterò esposto alla Corte dei conti, perché si è speso mezzo milione di euro per un'opera assurda, eseguita in dispregio dei tempi previsti". Bruschelli in versione Charlie Hebdo, insomma, rivendica il diritto all'espressione ed alla critica e rinnega di aver offeso le istituzioni.
"La fascia tricolore raffigurata nel manifesto non era quella italiana, ma un occhio attento si poteva accorgere che si trattava di quella dell'India" la spiegazione, a dire il vero piuttosto bizzarra, addotta dal professionista, che ieri mattina, trovando la via di nuovo chiusa per qualche ora, ha rincarato la dose, invitando Terrenzi alle dimissioni.
Quello tra il medico ed il sindaco è ormai un duello che si trascina da mesi, come l'opera di rifacimento della cinta muraria sotto il cimitero e la realizzazione dei nuovi marciapiedi. In tanti speravano all'inizio in un intervento più immediato, che liberasse da subito la strada franata a dicembre del 2013. In via Tevere si è circolato invece a senso alternato per un anno, prima che fosse elaborato il progetto e affidata l'opera alla ditta esecutrice.
Un esposto in Procura, proprio da parte di Bruschelli, ha bloccato il cantiere e imposto la chiusura al traffico durante l'orario di lavoro. Uno stop che sembrava dover durare nei primi mesi ma che si è trascinato di fatto fino alla primavera inoltrata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico