SANT'ELPIDIO A MARE - Pronunciare il fatidico sì, scambiarsi l'anello e poi... andare in fabbrica. Chi l'ha detto...
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Chi l'ha detto che il matrimonio debba essere un grande evento, con centinaia di invitati, abiti costosi ed addobbi? C’è tempo per le feste di fronte al lavoro e agli impegni del momento. Sono in molti ormai a scegliere un rito più sobrio, badando a regolarizzare la propria unione, ma senza grandi celebrazioni. C'è poi chi opta per il più assoluto minimalismo, e non perde neanche una giornata di lavoro.
E' il caso di Alex Citracca e Laura Casaccia, che di buon mattino si sono presentati in municipio a Sant'Elpidio a Mare ieri per unirsi in matrimonio. Operaio lui, residente a Castellano, in dolce attesa lei, di Porto Sant'Elpidio, hanno chiesto di poter celebrare il rito ancor prima dell'orario di apertura degli uffici, per poi salutarsi e consentire a lui di timbrare regolarmente il cartellino.
Hanno scelto il minimo indispensabile. Niente abiti sfarzosi, niente fiori, niente banchetti, niente invitati e niente riso. Soltanto due testimoni, uno per parte, una fotografa ad immortalare i momenti salienti, il sindaco Alessio Terrenzi a celebrare le nozze, affiancato dalla responsabile di stato civile del comune.
Alle 7.30 in punto hanno varcato la soglia del municipio e si sono presentati nella sala dei ritratti, abitualmente utilizzata per le cerimonie civili. Il primo cittadino ha tenuto ad effettuare il matrimonio personalmente. Lui e Citracca si conoscono da lungo tempo, andavano a scuola insieme molti anni fa.
Quando lo sposo ha proposto di potersi coniugare in orario anomalo, in comune si è fatto il possibile per accontentare la coppia ed organizzare il tutto di prima mattina. Oltre alla lettura degli articoli di legge e la pronuncia della formula, il sindaco ha letto una antica benedizione celtica ed alcune curiosità sul rito dello scambio degli anelli e l'usanza di lanciare riso come augurio di prosperità. Niente brindisi.
All'uscita dal Comune, anziché bollicine e pasti luculliani, una brioche ed un caffè al bar Centrale in piazza Matteotti, poi un saluto e via per entrare al lavoro alle 8 in punto. Il giorno più importante nella vita di una coppia, a volte, può essere una giornata come tante altre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico