Via libera alla nuova scuola Rodari di Rapagnano. Intervento da 6,5 milioni

Via libera alla nuova scuola Rodari di Rapagnano. Intervento da 6,5 milioni
RAPAGNANO Svolta per Rapagnano, sì al progetto della nuova scuola “Rodari”: intervento da 6,5 milioni. Un corpo unico, dove tutti i locali sono collegati da...

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RAPAGNANO Svolta per Rapagnano, sì al progetto della nuova scuola “Rodari”: intervento da 6,5 milioni. Un corpo unico, dove tutti i locali sono collegati da corridoi distributivi con affaccio su cortili esterni o “chiostri” interni. Due ampie corti, infatti, consentiranno di avere anche uno spazio ricreativo protetto per la scuola dell’infanzia e la primaria. Il tutto, al fine di consentire una eventuale futura espansione del complesso. L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato il progetto della nuova scuola “Rodari” di Rapagnano, in località San Tiburzio. Verrà demolita e ricostruita arrivando a un totale di 8 sezioni.

 

Il recupero

Inoltre, è previsto il recupero dell’attuale corpo della palestra tramite adeguamento sismico. L’importo totale dell’intervento è di 6,5 milioni di euro. «La scuola rappresenta la spina dorsale della nostra società ed il punto nodale del percorso di ripartenza post sisma dell’Appennino centrale - spiega il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Con la nuova scuola “Rodari” andremo a dotare tutto il comprensorio dell’entroterra fermano di una nuova struttura all’avanguardia, possibile grazie all’impegno costante del sindaco Elisabetta Ceroni, dell’Usr e della Regione guidata dal presidente Francesco Acquaroli». Nonostante i due distinti ambiti di intervento, il nuovo edificio apparirà come un corpo unico, comprendendo anche il volume recuperato della stessa palestra. Per quanto riguarda l’assetto funzionale, la struttura verrà così divisa: nel seminterrato troveranno posto i locali tecnici (centrale tecnologica degli impianti elettrici e meccanici), parcheggi e depositi. Al piano terra, tra le altre cose, portineria, atrio-agorà, aule ordinarie, speciali e per attività libere, interciclo e integrative, mensa, cucina e spogliatoi. Infine, l’importanza del verde, sia dal punto di vista didattico che energetico. Un fatto sottolineato anche dalla scelta di inserire un tetto giardino sulla porzione a sud della copertura piana dell’edificio, in corrispondenza delle corti interne coperte.

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Corriere Adriatico