FERMO - Dopo tanto parlare e scontri politici ci mancava anche questa: ora sulla vicenda della sede della polizia locale si muove la Procura. La crisi in Comune ha fatto passare...
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Sul caso è tornata il sindaco Brambatti, ribadendo che è in corso un accertamento della Procura, interessata dal Comune per fare chiarezza sul regolamento comunale e le effettive responsabilità sulla vicenda. “Le polemiche - ha detto - sono state eccessive. Da sindaco ho semplicemente effettuato un intervento con i dirigenti, non ho di certo scavalcato nessuno. C’è una mancata convergenza fra le indicazioni dell’Asur, secondo la quale la responsabilità è del sindaco, e il regolamento comunale, per il quale la responsabilità è del dirigente di sezione. Su questo sarà la Procura a fare chiarezza”. Il sindaco parla dell’Asur perché tutto è nato da un sopralluogo dei tecnici dell’Av 4 di Fermo che dovevano verificare l’idoneità della sede di piazza del Popolo. O meglio: prima del sopralluogo c’era stato un esposto partito dall’interno che segnalava la mancanza di un bagno per le donne, uno spogliatoio adeguato e spazi sufficienti per garantire la giusta areazione dei locali. Dopo gli accertamenti dell’Asur, il Comune aveva stanziato 45 mila euro per i lavori che sono già in fase avanzata. Mancano i lavori per il bagno delle donne. Perché, allora, questa necessità di traslocare? E perché andare al Centro Sagrini, dove il Comune sarebbe costretto a spendere almeno 1.500 euro al mese, per una sede da più parti considerata inadeguata? Su questo punto sia Brambatti che Fortuna respingono le accuse, dicono che il trasloco è solo un’ipotesi da valutare. Che, almeno per ora, i vigili resteranno in centro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico