PORTO SAN GIORGIO - Porto San Giorgio calcio a 5-Futsal Cobà, alias il derby dei veleni. E l’arbitro è costretto a richiedere l’intervento della polizia....
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E forse proprio l’arbitraggio non è andato giù a alcuni giocatori della panchina che hanno iniziato a inveire contro il “fischietto”. Così sono partiti i primi insulti, sfottò, anche qualche parola pesante. E c’è stato anche chi ha fatto per tornare in campo per avvicinarsi proprio all’arbitro e forse chiarire faccia a faccia quanto accaduto sul “terreno” di gioco. Morale della favola, l’arbitro, per evitare che la situazione degenerasse, con lui nel mirino, se n’è andato nello spogliatoio e ha chiesto di chiamare la polizia confidando nel fatto che con quel parquet in escandescenza solo gli agenti del commissariato sarebbero stati in grado di riportare la tranquillità al PalaSavelli. E così è stato.
Per conoscere la verità del fischietto, parola per parola, bisognerà attendere il suo referto ufficiale. E magari capire se a seguito dell’atto, la federazione deciderà di prendere dei provvedimenti. Nei confronti di chi? Anche questo emergerà da quel “nero su bianco” dell’undicesimo uomo in campo. Non si esclude nemmeno che qualche atleta, nel rientrare negli spogliatoi, abbia danneggiato alcune strutture dell’impianto sportivo sangiorgese. Ma anche in questo caso saranno il verdetto dell’arbitro e gli esami dei tecnici del Comune a sciogliere ogni dubbio.
Al di là delle responsabilità, resta il fatto che il PalaSavelli torna a essere scenario di scontri, questa volta fortunatamente solo verbali. Solo alcune settimane fa, anche in questo caso in campo il Futsal Cobà, gli animi si erano surriscaldati al tal punto che le squadre in campo erano arrivate alle mani con un rappresentante della squadra degli sharks costretto alle cure mediche del pronto soccorso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico