Fiato sospeso sull’ex Fim: sotto esame l’abbattimento della cattedrale. La proprietà aspetta la Conferenza dei sindaci

Fiato sospeso sull’ex Fim: sotto esame l’abbattimento della cattedrale. La proprietà aspetta la Conferenza dei sindaci
PORTO SANT'ELPIDIO - Non procede per la revisione del vincolo sulla cattedrale la società Fim, aspetta la Conferenza dei servizi, la cui data ancora non è...

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PORTO SANT'ELPIDIO - Non procede per la revisione del vincolo sulla cattedrale la società Fim, aspetta la Conferenza dei servizi, la cui data ancora non è ancora stata definita.

 

Il sindaco Nazareno Franchellucci dice: «Stiamo trovando una data congeniale per tutti». La proprietà dell’area attende il parere del Comune, della Soprintendenza e della Regione sul vincolo. Non vuole tornare un’altra volta davanti al Tar e mentre i soci si trincerano dietro un no comment, l’avvocato Maria Lalla chiarisce alcuni passaggi. Si viene a sapere che la società non vuole rimandare la pratica a Roma e rimettere in moto un procedimento che andrebbe avanti altri due anni, almeno. I proprietari sperano, sulla base della relazione dell’Università Politecnica e la pronuncia del Tar, di ottenere dagli uffici preposti (Soprintendenza e segretariato regionale in primis) la rimodulazione dei loro pareri.

La fase

«Siamo in una fase molto delicata» dice l’avvocato. I lavori devono ripartire. Legambiente è contraria all’abbattimento della cattedrale. Il Comune dovrà pronunciarsi. Tutto verte attorno alle responsabilità per la salute delle persone. La vittoria dei privati davanti al Tar non dà per scontato l’abbattimento. Il tribunale dice solo che il procedimento di revisione non è corretto e, per recuperare quel che resta del vecchio opificio, bisogna tutelare non solo l’aspetto storico ma anche la salute. In sede di revisione del vincolo, nel progetto di recupero, bisogna tener conto del fatto che la Fim «ha detto che, al momento, la revisione del vincolo non interessa - spiega l’avvocato -: ciò non significa che la sentenza non abbia più valore o che la società rinunci a un risultato acquisito, perché il Tar si è pronunciato sulla vicenda e ha stabilito il principio che bisogna tutelare la salute. Questa pronuncia deve orientare l’amministrazione, la quale deve dare un parere di autorizzazione nell’ambito del recupero».

Legambiente

Katia Fabiani, presidente di Legambiente, dice che «in queste condizioni ci troviamo punto a capo». La Conferenza dei servizi, fissata al 24 giugno, è slittata. Esattamente un mese fa, uno dei soci, Mauro De Angelis, auspicava che «dopo 11 anni si arrivi a una soluzione condivisa, un risultato che permetta di riavviare la bonifica». Secondo l’imprenditore, il clima è favorevole a rivedere le posizioni sul vincolo. Lo studio dell’ateneo dorico rimarcava l’impossibilità di bonificare procedendo per sabbiature. Il sindaco pare orientato all’abbattimento e alla ricostruzione: «La Conferenza dei servizi è l’organo preposto - chiosa -: al tavolo ci saranno tutti gli enti interessati e sarà l’occasione per proseguire con i lavori». 

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Corriere Adriatico