Porto Sant'Elpidio, timori sul futuro del Gigli, «pronti alle barricate»

Il teatro Gigli a Porto Sant'Elpidio
PORTO SANT'ELPIDIO - Occorrono 10 mila euro in più per spostare la tubazione del gas da piazza a via Mameli e 550 mila euro totali per la nuova strada di collegamento....

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PORTO SANT'ELPIDIO - Occorrono 10 mila euro in più per spostare la tubazione del gas da piazza a via Mameli e 550 mila euro totali per la nuova strada di collegamento. I lavori in piazza procedono, nonostante i malumori di quella parte di cittadinanza contrariata dal modus operandi di un’amministrazione giudicata troppo decisionista. Tra i residenti del centro si sono create due faide, dei pro e dei contro al progetto di riqualificazione.


contro avrebbero preferito l’esproprio del Gigli all’accordo pubblico-privato, perché ritengono che solo un’amministrazione con le mani libere avrebbe potuto realizzare il nuovo teatro in centro. Il teatro che è cosa diversa dall’open-space con biblioteca e complesso commerciale. Questi signori-contro minacciano la serrata se dovessero partire i lavori sul Gigli senza prima un confronto pubblico.

«Il confronto è l’elemento fondamentale per la crescita del paese - dice Carlo Rossi, il più agguerrito dei contro, che aggiunge - il sindaco parla solo con i suoi amici di piazza, mai con la città, ma il confronto è necessario in questo momento perché stanno per partire i lavori sul cineteatro e noi cittadini non sappiamo ancora cosa accadrà. Non sappiamo niente della mulattiera (strada di collegamento, ndr) né di come sarà il nuovo Gigli. Chiediamo un immediato confronto tra il sindaco e la città prima dell’inizio dei lavori»

La paura è che di teatro, al Gigli, resti ben poco. Nella riqualificazione si prevedono spazi per negozi mentre a un teatro bastano pochi elementi: palco, platea, galleria e foyer. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico