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PORTO SANT’ELPIDIO - Un anno di attività per la Protezione civile, fiore all’occhiello del volontariato a livello regionale. In altri tempi ci sarebbero stati altri modi di presentare il bilancio di 12 mesi dell’anno che sta per concludersi e saremmo andati in via Garda, nella sede del gruppo comunale che si occupa di emergenze: dalle mareggiate ai terremoti fino al Coronavirus.
Quest’anno è andata com’è andata ed era impossibile l’adunanza riepilogativa. Per questo il sindaco ha presentato l’attività in video su Facebook. Nazareno Franchellucci ha la voce rauca, bassa, è positivo al Covid e non può essere in forma smagliante. Quindi il suo messaggio risulta ancor più toccante. Nel report annuale c’è dentro tutto: l’impegno dei volontari negli eventi come il Carnevale che, ricordiamo, si è svolto sul filo della pandemia.
Ci sono state le due Granfondo a settembre e l’indimenticabile partenza del Giro d’Italia.
Da ottobre, in supporto alla municipale, la Protezione civile è impegnata nelle scuole all’ingresso e all’uscita degli studenti per scongiurare focolai. In ultimo c’è il centro tamponi dove, sempre i volontari, gestiscono gli ingressi delle persone che si sottopongono a test rapidi e molecolari. A proposito di formazione, c’è stato il corso sulla sicurezza per gli ultimi iscritti, il corso sull’uso delle motoseghe e quello per preparare persone in grado di gestire l’emergenza nei casi di rischio idrogeologico. Quest’anno anche la sede è stata sistemata, è stato ammodernato l’ufficio, è stato rifatto il tetto ed è stata ridipinta la struttura dentro e fuori. Il Centro operativo comunale e il Centro del riuso sono stati aperti, a disposizione dei servizi sociali e per le emergenze.
Franchellucci ricorda queste attività e dice: «Un sindaco può immaginare di avere il supporto della Protezione civile in caso di piogge, alluvioni, mareggiate, per il terremoto, ma mai e poi mai mi sarei immaginato di dover chiedere aiuto per contrastare un nemico invisibile come un virus, una pandemia». Il sindaco ringrazia i volontari per lo spirito di abnegazione e torna ai mesi bui di marzo-aprile, ricorda: «Quello è stato il periodo più difficile, non avevamo le mascherine, non avevamo niente, non conoscevamo il virus e voi - sempre diretto ai volontari - siete andati a consegnare le mascherine nelle case delle persone che ne erano sprovviste e dovevano stare in isolamento». Infine Franchellucci parla del centro tamponi. Una sua idea, realizzato in partnership pubblico-privata per tamponi gratis a bambini e anziani e a pagamento per tutti, anche di fuori Comune. Lui pure si è sottoposto a test di recente, risultando positivo, e rimarca la serietà dei volontari impegnati lì e nelle scuole.
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