Primo Maggio, battuta anche la pioggia ma non c'è pace: sui quartieri ora si accende la polemica

Primo Maggio, battuta anche la pioggia ma non c'è pace: sui quartieri ora è polemica
PORTO SANT’ELPIDIO  - Finita la festa gabbato il santo, dice il proverbio. Esplode la polemica alla Faleriense. Gioia Giandomenico, presidente dell’associazione...

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PORTO SANT’ELPIDIO  - Finita la festa gabbato il santo, dice il proverbio. Esplode la polemica alla Faleriense. Gioia Giandomenico, presidente dell’associazione dei commercianti Faleria Enjoy nel 2019 aveva organizzato gli eventi sul lungomare sud per il Primo Maggio e riprende da tre anni fa per criticare l’operato dell’amministrazione nell’ultima edizione.

 


«L’unico Primo Maggio esplosivo alla Faleriense è stato nel 2019, l’unico che mi è stata data la possibilità di organizzarlo. Possibilità che quest’anno mi è stata negata e il risultato è sotto gli occhi di tutti» scrive su Facebook Giandomenico. All’epoca, con l’allora assessore al Commercio Elena Amurri, il Comune aveva lanciato un bando per far partecipi dell’organizzazione le associazioni e Faleria Enjoy aveva aderito. Quest’anno il Commercio e gli Eventi sono in mano all’assessore Patrizia Canzonetta, che è tornata alla politica di Milena Sebastiani in passato: sì alle collaborazioni, no agli affidamenti esterni. Il Primo Maggio lo organizza il Comune. Punto. Ma Giandomenico, col senno di poi, critica la scelta di non ripetere un’esperienza che si era dimostrata vincente.

«MI sta bene che il Comune organizzi tutto - dice - ma che lo faccia bene! Quando l’associazione da me capitanata prese in mano il Primo Maggio alla Faleriense, fu un successo straordinario, perché non ripeterlo? Se il Comune propaganda una manifestazione che si estende su 7 km, deve portare gli eventi su tutto il lungomare, non solo nella fascia centrale. Perché la mia associazione è stata tenuta fuori? Forse sono scelte politiche? Mi viene il dubbio, visto che coordino la Lega, oltre a essere presidente di un’associazione. Se l’amministrazione non è in grado di gestire tutti gli spazi fino all’estremo sud dovrebbe delegare chi ci riesce. L’amministrazione quest’anno non ha fatto dispetto a me ma ai cittadini che sono stati tagliati fuori. Pensare che sarei stata disposta persino a trovare gli sponsor per il Comune».

L’assessore Canzonetta stempera i toni: «La festa è andata bene nonostante la pioggia – fa sapere –: la gente si è riversata nei locali quando ha piovuto, sono entrati nei ristoranti all’ora di pranzo e, quando è tornato il sereno, tutti sono tornati sul lungomare. È stato un Primo Maggio riuscito e sostenibile sotto l’aspetto economico. Ero consapevole di non aver esagerato nelle spese e questa è stata una scelta. Bisogna fare i conti con i bilanci e l’evento deve rispondente a criteri di sicurezza. Il Comune si è fatto carico di tutte le spese e delle responsabilità. La festa è di Porto Sant’Elpidio e non di un singolo quartiere. Chi tiene davvero alla città, dovrebbe essere soddisfatto per come si è svolta la manifestazione».


L’assessore ricorda che il Covid ha anche stravolto il modo di festeggiare all’aperto, i costi per la sicurezza sono aumentati e il Comune si trova, sempre e comunque, a dover rispondere per ogni evenienza. Sarà per questo che i quartieri hanno preferito affidarsi al Comune il Primo Maggio e concentrarsi sull’organizzazione di iniziative che tradizionalmente svolgono il mese di luglio. Tutto questo a prescindere dalla politica che, per forza di cose, ci mette sempre lo zampino.

 

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Corriere Adriatico