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PORTO SANT’ELPIDIO - Fondi del Pnrr per il Polo Urbani: 22 milioni per l’istituto superiore di Porto Sant’Elpidio, si demolisce e si ricostruisce entro il 2026. La velocità è un criterio per ottenere le risorse e la Provincia di Fermo segna un risultato importante. Si troverà il modo per non fermare le lezioni, taglio del nastro nel 2026. Ieri mattina nella sala consiliare della Provincia si sono illustrati obiettivi e finalità dell’intervento ammesso al finanziamento del Ministero dell’Istruzione.
«La scuola che rispondeva ai requisiti richiesti dal bando era il Polo Urbani – dice il presidente Michele Ortenzi –: ci sarà un concorso di idee, per noi è una sfida, si tratta di demolire e ricostruire senza fermare la scuola. Si capirà la capacità della Provincia non solo di ottenere finanziamenti ma di avviare percorsi virtuosi. Al Pnrr si lega la sigla Next generation Eu perché è al futuro dei giovani che dobbiamo guardare».
La consigliera provinciale Pisana Liberati parla della scuola che «riprodurrà in abbondanza energia da restituire all’esterno, gli spazi saranno progettati secondo la concezione futuristica.
Il cronoprogramma: il 31 dicembre devono essere stati individuati i progettisti, il 30 giugno deve uscire il progetto esecutivo, il 30 gennaio 2024 l’appalto, il 20 settembre devono essere aggiudicati i lavori, da concludersi il 30 giugno 2026. Venti persone lavoreranno a turno per 2/3 turni. Il vicesindaco di Porto Sant’Elpidio Daniele Stacchietti parla del gioco di squadra che porta al risultato: «È fondamentale la capacità d’intercettare i fondi, grazie al Pnrr stiamo ridisegnando un futuro neanche lontano con contenuti nuovi che collocano la nostra scuola come un’eccellenza su scala nazionale».
La dirigente del Polo Urbani Laura D’Ignazi e il vice Mario Andrenacci ringraziano la Provincia «che ha accolto la nostra richiesta – afferma la preside –: siamo orgogliosi di rientrare tra le 9 scuole delle Marche che si sono aggiudicate il finanziamento. Siamo entusiasti di poter offrire ai nostri alunni un edificio innovativo per svolgere attività laboratoriali, per la ricerca, con auditorium, aule interattive, spazi rispondenti ai bisogni». Andrenacci parla del treno che la Provincia è riuscita a prendere, «mai c’è stato un investimento così importante per la scuola nella nostra città – ammette – cercheremo di dare il nostro contributo e intanto miglioriamo la didattica. Da settembre avremo aule con il massimo della tecnologia. Abbiamo ottenuto 300mila euro e l’innovazione non ci coglie impreparati». Sono 1.100 studenti al Polo di via Legnano, i lavori non comprendono tutto l’edificio ma riguardano il Liceo scientifico, l’Istituto tecnico economico e l’Alberghiero. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico