Pagamento degli stipendi in ritardo: all'azienda L’Autre Chose sciopero in fabbrica

Pagamento degli stipendi in ritardo: all'azienda L’Autre Chose sciopero in fabbrica
PORTO SANT’ELPIDIO  - Ritardi nei pagamenti dei salari: ieri pomeriggio Filctem Cgil e Femca Cisl hanno proclamato 4 ore di sciopero all’azienda L’Autre...

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PORTO SANT’ELPIDIO  - Ritardi nei pagamenti dei salari: ieri pomeriggio Filctem Cgil e Femca Cisl hanno proclamato 4 ore di sciopero all’azienda L’Autre Chose. Ha aderito una quarantina dei 63 dipendenti elpidiensi dell’impresa (un‘altra trentina è impiegata nei negozi gestiti dal marchio).

 

«Un atto estremo ma necessario, visto che dopo innumerevoli incontri avuti con l’azienda ancor prima della dichiarazione dello stato di agitazione proclamato il 20 aprile scorso dovuto alle incertezze con le quali le lavoratrici e lavoratori dell’azienda sono giornalmente sottoposti sia in vista delle scadenze dei pagamenti dei salari sia sulla corretta, continuativa e certa prosecuzione del lavoro» affermano Francesco Interlenghi di Femca Cisl Marche e Linda Bracalente di Filctem Cgil Fermo. L’Autre Chose, che distribuisce calzature e abbigliamento donna, è stata una creatura della famiglia Boccaccini fino a quando non è entrato il fondo Sator che nel 2015 ha preso il pieno controllo dell’attività. E ha rilevato il marchio Giannico. I sindacati parlano di carenza di risorse finanziare con conseguenti ripercussioni sui pagamenti a dipendenti, fornitori e terzisti.

E la pandemia non ha certo migliorato la situazione. La mobilitazione è scattata quando «l’azienda ha pagato la mensilità di settembre solo ad una parte dei dipendenti e, in precedenza, aveva ritardato il pagamento dei salari per diverse volte». Sindacati e lavoratori chiedono garanzie «sulla continuità delle attività produttive; sul regolare pagamento dei salari e tredicesime; un intervento urgente delle proprietà per sbloccare la situazione di stallo e di fermo produttivo dovuto alla mancanza di liquidità e un impegno serio verso la responsabilità sociale».

 

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Corriere Adriatico