PORTO SANT'ELPIDIO - Si infittisce il giallo della 33enne moldava trovata cadavere in spiaggia lunedì all’alba. L’allarme è scattato alle 6.30...
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Una residente aveva riferito ai poliziotti di aver visto la moldava la sera prima mentre passeggiava con due ragazzi, indossava short color rosso.
Le ricerche sui tatuaggi
La Questura è arrivata all’identità della 33enne passando per il circuito nazionale, sono stati utili alle ricerche i tatuaggi, numerosi sul braccio destro e sulla gamba, oltre al piercing a cerchietto sulla narice e, sulle dita, tanti anelli, «molto particolari» dice chi li ha visti. L’uomo prelevato dagli agenti, con i suoi precedenti circoscrive le indagini, rimanda a un contesto preciso, a un certo tipo di ambiente. L’autopsia fornirà un quadro più preciso, l’orario della morte e le cause. Per il momento tutte le ipotesi sono aperte, può essersi trattato di un malore dovuto a una malattia pregressa o un’overdose, un suicidio o un omicidio, anche se non risultano segni di violenza. L’assessore alla Sicurezza Enzo Farina, che era in spiaggia con gli uomini della Questura, il sindaco Massimiliano Ciarpella e altri componenti di giunta, fa sapere che «la ragazza era in città da pochi giorni e non si conosceva, non aveva la residenza. Lodevole il lavoro della polizia, ho rilevato anche tanta solidarietà da parte della gente: ci sono state diverse testimonianze che saranno utili alle indagini, come la videosorveglianza». Decisiva per chiarire il giallo, infine, anche l’autopsia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico