PORTO SANT'ELPIDIO - Un vasto giro di produzione di merce contraffatta con il marchio Richmond è stato scoperto dalla Guardia di Finanza e aveva la sua sede operativa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La merce si trovava in un capannone nella zona artigianale di Forlì in uso ad una nota società avente sede legale in Campania, ma di fatto operante nel forlivese. L’attività investigativa finalizzata al contrasto della contraffazione nel settore della moda, chiamata “All Out”, ha consentito di accertare che i capi di abbigliamento erano già pronti per la commercializzazione su tutto il territorio nazionale ed estero. L’operazione scattata nei giorni scorsi nella zona elpidiense sarebbe agganciata al maxi sequestro di Forlì, da cui tutta l’attività di indagine e approfondimento è partita, e non è detto che produca a sua volta nuovi clamorosi sviluppi. Nel Fermano c’è solo un’azienda che detiene la licenza per la produzione del marchio Richmond. I tre calzaturifici presso i quali i finanzieri hanno bussato ed effettuato sequestri alcuni giorni fa dovranno quindi ora spiegare perché producevano scarpe senza licenza, per conto di chi e soprattutto indirizzate dove. L’impressione, visto anche il riserbo che c’è intorno a questa inchiesta, è che siamo solo alle battute iniziali e che l’indagine potrebbe allargarsi a macchia d’olio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico