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PORTO SANT’ELPIDIO - Il lungomare Europa resta area agricola, non si può costruire come vorrebbe il Comune. Così è al momento secondo la Provincia di Fermo che stoppa il percorso avviato dall’amministrazione comunale con la variante approvata in Consiglio. Una variante per trasformare l’area agricola fronte mare, a nord della riviera, al confine con Civitanova, in zona edificabile.
E’ una zona che fa gola a molti privati quella, un’area da riqualificare, una distesa di terra da rendere attrattiva per i turisti, dove sono in corso i lavori per un resort, appartamenti e attività varie per l’ospitalità.
Su questo percorso di rivalutazione complessiva si pone oggi l’ostacolo dell’ente che rappresenta i 40 Comuni fermani.
La Provincia chiede dunque all’amministrazione di eliminare «le evidenti contraddizioni tra ciò che è consentito per servizi e attrezzature privati di uso pubblico e ciò che è vietato». Il Comune non risponde alla Provincia, entrambi a guida Pd, si fa sentire Giorgio Marcotulli, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Lo sviluppo turistico è rallentato per l’incapacità di questa amministrazione. Non c’è una guida politica e lo dimostra il pesce in faccia preso sulla variante di viale Europa - attacca il consigliere -. Neanche si sono parlati Comune e Provincia».
Per Marcotulli «a leggere le osservazioni e viste le note del nostro Ufficio tecnico è chiaro che è mancato un confronto, non si sono chiariti aspetti male interpretati nell’istruttoria della Provincia. Uno scambio di informazioni avrebbe evitato interruzioni nei processi di sviluppo. Che intenzioni ha la giunta in merito alle osservazioni? E pensare che abbiamo pure un consigliere provinciale». Il riferimento è a Silvia Santini del Pd.
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Corriere Adriatico