P.S.Elpidio, ladri vandali in azione al Salè entrano per rubare e devastano lo chalet

Lo chalet Salè devastato dai vandali
PORTO SANT’ELPIDIO - Ladri o vandali, resta il mistero. Probabilmente entrambe le cose. I balordi sono entrati  allo chalet Salè per rubare e siccome non hanno...

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PORTO SANT’ELPIDIO - Ladri o vandali, resta il mistero. Probabilmente entrambe le cose. I balordi sono entrati  allo chalet Salè per rubare e siccome non hanno trovato niente si sono accaniti sui mobili, gli arredi, i macchinari in cucina. Così è successo che Cinzia Brunelli, l’operatrice balneare che gestisce lo stabilimento che si è trovata a fare la conta dei danni. L’ennesima, perché la struttura ogni tanto viene presa di mira. E non è la sola nella zona. 

In questo ultimo caso, da due giorni il locale era chiuso, perché la signora che lo gestisce era fuori città. Probabilmente gli autori del raid hanno valutato che fosse il caso di entrare. Ieri c’è stata la denuncia ai carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio che cercano di ricostruire la vicenda. Nel locale è stato trovato tutto sottosopra, quanto si poteva rompere è stato rotto. Scardinata la finestra della cucina sul lato nord. Per entrare è stato rotto il telone, l’interruttore della luce in bagno, la porta. Hanno danneggiato la lavapiatti e il lavabicchieri. Il registratore di cassa è stato trovato per terra spaccato. Cassetti aperti, come a cercare qualcosa, sicuramente soldi. «La vicenda l’abbiamo ricostruita con i carabinieri – dice Brunelli - prima, i ladri devono aver rotto la tenda e poi avranno provato a entrare dalla porta esterna. Poiché, dopo l’ultimo furto, avevo messo un chiavistello, hanno dovuto forzare anche la porta d’ingresso che non si apriva». I teppisti devono aver girato per un po’ attorno allo chalet per trovare un punto debole ed entrare. Hanno trovato i bidoni dell’immondizia all’esterno, ci sono saliti sopra e sono arrivati fino alla finestra della cucina, hanno rotto la pesante vetrata e si sono introdotti.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico