Folle raid contro le auto in sosta, malvivente aggredisce gli agenti. Complice in fuga lungo i binari

Folle raid contro le auto in sosta, malvivente aggredisce gli agenti. Complice in fuga lungo i binari
PORTO SANT’ELPIDIO  - Da Milano a Porto Sant’Elpidio, pericoloso criminale in manette. Ora è caccia al complice. L’uomo arrestato è stato...

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PORTO SANT’ELPIDIO  - Da Milano a Porto Sant’Elpidio, pericoloso criminale in manette. Ora è caccia al complice. L’uomo arrestato è stato protagonista di un folle giovedì di paura in via Canada. Albanese 40enne, aveva scatenato l’inferno alle 6.30. Esperto in furti e rapine, domiciliato a Porto Sant’Elpidio, dopo aver tentato di rubare nelle auto in sosta ha aggredito i poliziotti e ha danneggiato l’auto della Volante.

 

I residenti svegliati di soprassalto hanno seguito i tentati furti con scasso. In strada due uomini, con un grosso tubo in metallo, picchiavano contro i vetri dei mezzi in sosta. Tra urla e delirio collettivo è arrivata la segnalazione al 113.


Al sopraggiungere delle Volanti, i due hanno tentato la fuga. L’uomo sul lato passeggero si è scaraventato fuori ed è scomparso correndo verso i binari. Il conducente è stato bloccato da 4 agenti in via Olanda alle 7.30. Aveva imboccato la via in senso contrario. Identificato, si è scoperto che aveva parecchi precedenti. In forte stato d’alterazione, si era scagliato contro i poliziotti ed era stata un’impresa farlo salire sulla Volante. Scalciava come un cavallo matto, arrivando a frantumare i vetri della vettura d’ordinanza. In questura aveva continuato a tirare calci contro l’auto di servizio e gli operatori, fino a ferirli.

Gli agenti hanno recuperato nell’abitacolo del veicolo usato per la fuga il paletto di ferro usato per sfondare i finestrini, una bomboletta di spray urticante, la chiave di un’auto di lusso, un coltello di 5 cm, un borsello con documenti d’identità dell’albanese e un mazzo di chiavi. Visto il forte stato d’agitazione dell’individuo «forse dovuto all’assunzione di stupefacenti» scrive la Questura, si è richiesto l’intervento del 118 ma l’uomo non si è voluto sottoporre all’esame tossicologico.

Perquisita casa sua, sono stati trovati una tronchese e un’ascia. Per resistenza a pubblico ufficiale, tentato furto e danneggiamento aggravato, lesioni e possesso di coltello, è stato arrestato e trattenuto in Questura. Dopo la convalida è stato accompagnato in carcere a Fermo. Ora è caccia al complice. «Grazie alle telecamere e alle forze dell’ordine è stato assicurato alla giustizia» taglia corto il sindaco Nazareno Franchellucci. «Quanto accaduto certifica che il monitoraggio del territorio è costante», aggiunge l’assessore alla Sicurezza Vitaliano Romitelli.

 

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Corriere Adriatico