Porto Sant'Elpiido, furto in uno chalet Ladri scatenati da Marylou

Porto Sant'Elpiido, furto in uno chalet Ladri scatenati da Marylou
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PORTO SANT'ELPIDIO - Non si arresta l’ondata di furti e vandalismi lungo la costa. Ieri notte è stato preso di mira un altro chalet. L’ennesimo di un’estate che sul fronte della sicurezza si conclude al peggio. La stagione si sta caratterizzando come una delle più difficili degli ultimi anni per i reati predatori che si sono verificati. E’ allarme sicurezza. A fare i conti con la criminalità è il lungomare, il più bersagliato degli ultimi giorni è a nord. Ieri mattina Francesco Ruggeri, padre del gestore dello stabilimento-ristorante Marylou in via Trieste si è accorto dell’inferno che i delinquenti avevano scatenato, quando è andato ad aprire l’esercizio intorno alle 8. 


Ci sono le telecamere di sorveglianza e c’è l’allarme, ma non è scattato. I balordi hanno potuto agire indisturbati e hanno messo a ferro e fuoco il locale. In questo caso pare evidente che ad agire siano state più persone, uno da solo non sarebbe riuscito a combinare tutto quel casino. Tra danni e bottino, si può parlare di svariate migliaia di euro di perdita per l’operatore balneare. E’ stata rubata la cassa con il contenuto all’interno. Svariate centinaia di euro. La cifra esatta non si può sapere perché non ci sono più gli scontrini a testimoniarla. I delinquenti hanno messo le mani anche lì. Sono stati rubati un computer portatile e un cellulare. E al danno economico si aggiunge la beffa perché, con il computer e il telefonino, sono andati persi documenti e contatti. 

Furto a parte, la banda si è spinta oltre. Il registro dei corrispettivi è stato stracciato, dunque per il gestore dello chalet diventa impossibile stabilire l’incasso delle giornate, nel registro c’erano gli scontrini. Viene da chiedersi il perché di un gesto del genere che ha l’aria di essere un dispetto, uno sfregio, un atto vandalico. I balordi per entrare nel locale sono saliti sul tetto aggrappandosi a una pianta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico