Violenta spedizione punitiva Alla sbarra ​per tentato omicidio

Violenta spedizione punitiva Alla sbarra ​per tentato omicidio
PORTO SANT'ELPIDIO - Avevano messo in atto spedizione punitiva sfociata in una violenta aggressione, nei confronti di un tunisino. Con l'accusa di tentato omicidio,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORTO SANT'ELPIDIO - Avevano messo in atto spedizione punitiva sfociata in una violenta aggressione, nei confronti di un tunisino. Con l'accusa di tentato omicidio, aggressione e lesioni in 5 sono finiti alla sbarra a Fermo. Si tratta di M'Haddan Jounes, 29 anni, di Casablanca, residente in via San Filippo; un algerino, anche lui di 29 anni, Nasri Jamil, nato ad Aniaba, senza fissa dimora; un italiano, Enrico Cipriani, 30 anni, residente a Montegiorgio; infine due tunisini, Maa Kamel di 45 anni e Akid Mohammed di 39 anni, nato a Tunisi e residente a Fermo. Ieri si è aperto il processo a loro carico davanti al collegio penale del tribunale di Fermo. Sono stati ascoltati tre testimoni della pubblica accusa, i tre carabinieri che sono accorsi per primi sul luogo dell’aggressione, dopodiché il presidente del collegio penale Ugo Vitali Rosati ha rinviato al 25 febbraio prossimo per terminare l’istruttoria.




Il commando era entrato in azione la sera del 22 febbraio scorso, ha fatto irruzione in un appartamento di via Cinque Giornate abitato da un tunisino "rivale" e dalla fidanzata di quest’ultimo. Armato di una lastra metallica tagliente con fili di ferro, il quintetto ha colpito il giovane con l’intento di sgozzarlo. Ne è nato un furibondo parapiglia, l’uomo ha tentato di difendersi, ha cercato di scappare ma il commando l’ha raggiunto e, una volta afferrato, lanciato dal secondo piano dell’abitazione. Solo per un miracolo, il volo da sei metri di altezza non gli è costato la vita.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico