Recital di poesie dal mondo Un successo a Villa Baruchello

Recital di poesie dal mondo Un successo a Villa Baruchello
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PORTO SANT'ELPIDIO - Domenica pomeriggio a Villa Baruchello all'insegna dell'integrazione, con l'arte del bello scrivere. Il recital di poesie dal mondo ha coinvolto le famiglie, bambini e genitori, parenti e amici. Persone nate a Porto Sant'Elpidio e persone provenienti da altri Paesi, tutti residenti nella località elpidiense.


Albanesi, cinesi, marocchini, indiani, russi, ivoriani, insieme nel pomeriggio all'insegna della multiculturalità.

"Questa giornata rientra tra le iniziative promosse dal cartellone eventi Pianeta Donna studiato dall'assessorato e dalla commissione alle Pari opportunità - dice l'assessore Milena Sebastiani - stiamo lavorando al nuovo cartellone Pianeta donna che partirà a metà febbraio. Per la giornata di oggi (ieri, ndr) siamo partiti dal considerare che il nostro comune annovera ventidue nazionalità diverse, una percentuale superiore al dieci per cento della popolazione residente, è necessario l'incontro tra culture diverse". "Abbiamo cominciato a pensare a questa giornata già l'anno scorso - spiega Antonella Orazietti, presidente della commissione Pari opportunità - il 22 giugno c' è stato l'incontro di integrazione socio-culturale attraverso lo strumento del cibo, collegato alle usanze, ai costumi".

Adulti e bambini hanno recitato poesie in lingua madre, tradotte in italiano e accompagnate dagli strumenti tipici dei vari Paesi. E' stata allestita inoltre una mostra fotografica dedicata agli elpidiensi che agli inizi del secolo scorso emigrarono in America e in Argentina. In fine c'è stato l'aperitivo multietnico con un tocco d'italianità: la pizza. "Abbiamo voluto proseguire l'iniziativa del 22 giugno scorso attraverso un evento culturale che permettesse agli elpidiensi di abbattere le barriere che ci rendono sospettosi in presenza delle diversità, barriere che sono un arricchimento, non una debolezza della società" evidenzia la vicepresidente delle Pari opportunità Laura Morganti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico