Porto Sant'Elpidio, il rilancio dell'azienda Gianmarco Lorenzi tra due gruppi in lizza

Porto Sant'Elpidio, il rilancio dell'azienda Gianmarco Lorenzi tra due gruppi in lizza
PORTO SANT'ELPIDIO - ​Cordata di imprenditori locali pronta ad acquisire l'azienda Gianmarco Lorenzi, ma non è tutto. Sulla possibilità di mantenere settanta...

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PORTO SANT'ELPIDIO - ​Cordata di imprenditori locali pronta ad acquisire l'azienda Gianmarco Lorenzi, ma non è tutto. Sulla possibilità di mantenere settanta lavoratori e uno dei marchi più prestigiosi del Made in Italy grava l'incognita turca.


Gli imprenditori interessati, un mese fa, hanno fatto istanza alla curatela fallimentare per il riassorbimento totale di tutti i dipendenti più l'indotto, ma nella trattativa con il curatore è subentrato il gruppo turco, fortemente interessato ad acquisire la società, perché interessato al marchio Gianmarco Lorenzi. Sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa i turchi non avrebbero rivali e la possibilità che il brand del lusso finisca in mano loro è altissima. Ma i settanta lavoratori che fine faranno?

Il 27 gennaio di quest'anno il Tribunale dichiarò fallita G.L. Investimenti (marchio Gianmarco Lorenzi). Da allora la società è in mano al curatore Andrea Vitellozzi. L'udienza per la verifica dello stato passivo è fissata il 21 maggio. In questi mesi alcuni imprenditori locali si sono dati da fare, nella speranza di prendere in mano le redini dell'azienda. Sul più bello sono arrivati gli acquirenti stranieri. La cordata ha presentato domanda in Tribunale "eravamo in accordo con la curatela fallimentare e un mese fa è stata depositata la domanda per partecipare alla gara, ma è subentrato il gruppo della Turchia". Insorgono i calzaturieri nostrani, che avevano dato l'acquisizione quasi per scontata e ora si vedono tremare la terra sotto i piedi: "Abbiamo lavorato sodo in questi mesi per mantenere azienda e posti di lavoro a Porto Sant'Elpidio. Abbiamo ottime possibilità di recupero sugli errori del passato - dice il portavoce della cordata, che chiede l'anonimato - possiamo produrre cinquecento paia di calzature donna extralusso al giorno. Possiamo potenziare il marchio su altri mercati. Oltre a quello russo, abbiamo contatti importanti in Medio Oriente e in America. L'idea - continua il referente - è dare continuità al passato, perché l'azienda andava bene, è solo stata mal gestita".



Gianmarco Lorenzi "ha cominciato ad esportare in Russia nel 1979. I turchi le hanno sempre copiate le nostre scarpe - spiega il professionista che parla a nome degli imprenditori locali -. Il nostro know-how (capacità pratica e conoscenza teorica) deve rimanere a Porto Sant'Elpidio".



L'OPINIONE


La preoccupazione: “L'azienda finirà ai turchi. Sono già stati trasferiti i capitali. Loro sono interessati al marchio, non alla nostra forza lavoro, hanno avanzato la proposta per l'acquisizione dell'azienda e del brand, ma siamo certi che rimarranno solo sei mesi a P.S. Elpidio, poi porteranno tutto in Turchia. Il curatore dovrebbe ascoltare la parte sociale, il territorio. I sindacati hanno fatto la voce grossa per le famiglie sul lastrico prima di Pasqua, ma in Turchia il costo del lavoro è inferiore del 70 per cento rispetto l’Italia. L'azienda finirà smantellata in pochi mesi" spiega il portavoce della cordata locale.



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Corriere Adriatico