Porto S.Elpidio, il sindaco cambia le carte Franchellucci ha un progetto per il Gigli

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PORTO SANT'ELPIDIO - Il sindaco smentisce le notizie fornite dal privato, anzia pare che vadano d'amore e d'accordo. "La proprietà del cineteatro Gigli lavora, di concerto con l'amministrazione comunale, per presentare al sovrintendente un nuova bozza di progetto per la ristrutturazione esterna dello stabile" fa sapere il sindaco Nazareno Franchellucci durante la quarta commissione consiliare riunitasi martedì. Una frase lontana dall'affermazione dell'imprenditore Aldo Moreschini che al nostro giornale, il 25 marzo, aveva detto "finché campo io il cinema resta così com'è, non ho intenzione di muovere un dito" e sull'ipotesi esproprio aveva chiosato "ben venga, interverrebbe un collegio di periti per stabilire il valore di mercato del bene, non so che valore può avere quella roba lì". Il primo cittadino non pensa all'esproprio. A suo avviso tutto è "risolvibile in quattro o cinque mesi". Presenti in commissione Giacomo Perticarini dell'Alternativa, il grillino Massimo Spina, Simone Malavolta dei Popolari, Aldo Acconcia Pd, Enzo Farina Forza Italia. C'erano l'architetto Alessia Maiolatesi che segue il progetto di piazza, il geometra del comune Simone Principi, l'architetto Giulia Catani, il vicesindaco Annalinda Pasquali. A detta del sindaco va avanti la trattativa pubblico-privata. Bocciato dal sovrintendente Stefano Gizzi il vecchio progetto che prevedeva di aumentare le metrature a destinazione commerciale rispetto a quelle a uso pubblico , l'ultima valutazione spetterà alla sovrintendente Anna Imponente, che da una settimana ha preso il posto di Gizzi ai Beni architettonici e paesaggistici delle Marche. Il primo cittadino spera di chiudere la trattativa entro l'anno e ipotizza l'esproprio come extrema ratio, dice "solo come ultima condizione si ricorrerà all'esproprio, che non prendo in considerazione al momento". Due delle quattro facciate del cineteatro non si possono toccare. Solo le pareti a Est e a Sud potranno tornare all'antico splendore. Per quanto concerne il palazzo Belletti, l'edificio di fronte al Gigli, entro fine anno sarà portata in consiglio la variante al piano di recupero che prevedeva l'abbattimento dello stabile. La nuova variante non prevede l'abbattimento, ma la ristrutturazione. Allo stesso modo la variante conterrà la demolizione con ricostruzione del mercato coperto e non prevede la costruzione di un nuovo edificio al posto del vecchio comune.
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Corriere Adriatico