Porto Sant'Elpidio, inquinamento alla Fim Indagati l'ex sindaco Andrenacci e Stefoni

Porto Sant'Elpidio, inquinamento alla Fim Indagati l'ex sindaco Andrenacci e Stefoni
PORTO SANT'ELPIDIO - ​L’ex Fim continua a tenere desta l’attenzione della magistratura. Dopo i recenti blitz della Guardia di finanza in Comune, si riaccende...

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PORTO SANT'ELPIDIO - ​L’ex Fim continua a tenere desta l’attenzione della magistratura. Dopo i recenti blitz della Guardia di finanza in Comune, si riaccende l’attenzione anche su un altro filone d’indagine, quello legato alla presenza di rocce tossiche nell’area davanti allo stabilimento. La zona, sei anni fa, fu posta sotto sequestro anche se i sigilli furono tolti appena sette giorni dopo.


Ora ci sono i primi due avvisi di chiusura delle indagini. A riceverli sono il sindaco dell’epoca Mario Andreacci e l’ex dirigente comunale Stefano Stefoni. L’ex sindaco deve rispondere dell’accusa di omissione d’atti d’ufficio. Secondo l’indagine non avrebbe fatto quanto in suo potere per risolvere la questione dell’inquinamento, emersa nel 2009 dopo l’esposto di un cittadino.

L’esposto portò al sequestro durato appunto una settimana, il tempo di mettere in atto i primi accorgimenti da parte del sindaco. Ma l’inchiesta non si è mai fermata e quello che viene imputato oggi ad Andrenacci e Stefoni è la gestione del periodo successivo, durante il quale si sarebbero limitati a una mera messa in sicurezza.

Nell’area erano anche stati effettuati alcuni controlli dell’Arpam, secondo la quale le rocce inquinate non erano in grado di rilasciare sostanze tossiche e quindi non erano un pericolo per la salute pubblica. Per questo motivo si decise per la copertura del tratto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico