Violenze, le donne imparano a difendersi. Lezioni a Porto San Giorgio: «Bisogna gestire le emozioni»

Violenze, le donne imparano a difendersi. Lezioni a Porto San Giorgio: «Bisogna gestire le emozioni»
PORTO SAN GIORGIO - Violenze, le donne imparano a difendersi. Frequentano corsi, si attrezzano nel migliore dei modi. Fra le iniziative in programma spicca quella varata da Remo...

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PORTO SAN GIORGIO - Violenze, le donne imparano a difendersi. Frequentano corsi, si attrezzano nel migliore dei modi. Fra le iniziative in programma spicca quella varata da Remo Grassetti, head master del Metodo Mas e figura di riferimento nel territorio per le tecniche di autodifesa. Il corso parte oggi pomeriggio alle 18.30 alla palestra della scuola media Borgo Rosselli e si terrà anche il 19 e 26 luglio, sempre nello stesso luogo e con orario dalle 18.30 alle 20.30. Chi volesse saperne di più può telefonare al numero 346 1680746.


Le differenze


Un corso che si distacca da tante iniziative imbastite un po’ troppo in fretta in questi ultimi anni sull’onda dell’emergenza legata alla violenza contro le donne (e non solo). Perché imparare a difendersi non significa memorizzare quelle 3-4 mosse utili per stendere il tuo aggressore ma saper gestire le emozioni e l’impatto di un agguato inaspettato. Non a caso il titolo del corso è lungo, riguarda “la prevenzione dei conflitti, le gestione delle situazioni critiche e l’autodifesa, orientato alle donne” e per la sua buona riuscita è stata coinvolta anche la mental coach Solidea Vitali. Il Comune ha dato il proprio sostegno all’iniziativa, si attende anche una visita da parte del sindaco Valerio Vesprini.

Ma il sostegno arriva anche dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità guidata a livello regionale dalla sangiorgese Maria Lina Vitturini. «Bisogna capire - spiega lo stesso Grassetti - che effettuare un corso dando giusto qualche insegnamento sulle tecniche di autodifesa è tempo sprecato. Si pensa di insegnare a chi magari non ha mai fatto nulla in vita sua le tecniche basilari del combattimento. Ma non è così che si fa. Io ho portato il Metodo Mas dappertutto, ho tenuto corsi per la polizia locale oppure, ad esempio, a San Patrignano, e l’aspetto più importante è la gestione delle emozioni».


Il passato


Grassetti ricorda che «ci sono alcuni automatismi ancestrali che scattano in quei momenti e noi non possiamo farci nulla. Se non siamo abituati ad affrontare un’aggressione, rischiamo di bloccarci, paralizzarci. Quindi bisogna intanto capire dove avviene l’eventuale aggressione, ad esempio per strada mentre si cammina o in un parcheggio, e poi come affrontare mentalmente l’emergenza». Il Metodo Mas insegna a gestire le situazioni critiche e le fondamenta della difesa personale: visti i tempi, donne o no, forse una lezione sarebbe necessaria un po’ a tutti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico