PORTO SAN GIORGIO - Nemmeno il tempo di finire di smontare gli chalet, e già si deve pensare alla prossima stagione: i balneari del Fermano si sono incontrati lo scorso...
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La prima scadenza da affrontare è quella del 1° ottobre, quando dovranno essere comunicate le tariffe che intenderanno applicare nella prossima stagione. «La tariffa massima prevista dalla legge è un miraggio – dicono alla fine della riunione – ci accolleremo il costo di non aumentarla nemmeno quest’anno». Confermato dunque l’orientamento della vigilia, per cui andare al mare nel 2018 costerà come quest’anno. «Le nostre tariffe massime – fa sapere la Confcommercio – sono comunque inferiori a quelle di altre parti d’Italia». Resta comunque il fatto che aumentano i costi, ma le tariffe sono le stesse da dieci anni a questa parte. E i costi, per la prossima estate, potrebbero addirittura aumentare. Un altro punto essenziale della riunione sangiorgese è stato il tema sicurezza, mai come quest’anno all’ordine del giorno. Gli atti vandalici un po’ tutti i weekend, le aggressioni a due titolari degli chalet, oltre al consumo eccessivo di alcool sulla spiaggia, hanno implicitamente guidato la discussione sulla improrogabile necessità di avere un adeguato servizio di vigilanza sulla spiaggia. La scorsa estate ha dimostrato che non bastano più gli sforzi dei titolari che cercano di rimanere negli chalet fino alle 5 del mattino, dopo che la giornata lavorativa inizia alle 7. Serve che qualcosa si muova, e nella riunione di lunedì scorso i balneari hanno deciso che intanto faranno da soli.
Come annunciato nelle scorse settimane, dopo l’incontro con il sindaco Nicola Loira, la prossima estate arriverà un servizio di vigilanza privata, dotata anche di quad, finanziata da loro e magari, se si riesce, anche dal Comune. Questo è stato annunciato dopo un confronto con l’amministrazione, ma oggi la Confcommercio Marche Centrali auspica anche una «Maggiore presenza dello stato, con la vigilanza fatta anche con l’ausilio di vigli urbani e altre forze dell’ordine». Cercheranno un incontro con Prefettura e Comune, affinchè la prossima stagione possa andare meglio di quella appena conclusa. Si è parlato anche di piano spiaggia che, se per Fermo ancora non è chiaro cosa ci sia da fare, per Porto San Giorgio vuol dire la necessità di completare le strutture, con la possibilità di chiudere i gazebo, e l’esigenza di dotare di attrezzature sportive anche le spiagge libere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico