Sperimentate a Porto San Giorgio le telecamere multifocali, nuovi controlli anche per le targhe

Sperimentate a Porto San Giorgio le telecamere multifocali, nuovi controlli anche per le targhe
PORTO SAN GIORGIO - Presentato il progetto di videosorveglianza urbana con tecnologia multifocale. L’intenzione è di calare il progetto su lungomare, piazza Matteotti...

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PORTO SAN GIORGIO - Presentato il progetto di videosorveglianza urbana con tecnologia multifocale. L’intenzione è di calare il progetto su lungomare, piazza Matteotti e viale Buozzi. Il progetto è stato illustrato in Comune durante l’incontro voluto dall’assessore con delega alla Sicurezza, Lauro Salvatelli: «Dai miei trascorsi in polizia - ha detto - so quanto questo tipo di servizio agevoli il lavoro delle forze dell’ordine. Poche settimane fa ero a Londra, in 100 km a piedi non ho visto un litigio di una persona e di polizia se ne vede davvero poca, essendo una delle città più videosorvegliate del mondo. L’invito che faccio è utilizzare tutte le novità».

 
I presenti


All’incontro presenti il corpo dei vigili urbani e diversi rappresentanti delle forze dell’ordine, quali carabinieri e Capitaneria di porto. La novità arriva dalla spedizione fatta a novembre al forum della sicurezza, da parte del comandante della municipale Giovanni Paris e da Carlo Popolizio che sono rimasti colpiti da questa tecnologia. «Sono dirigente da 27 anni - ha rimarcato Popolizio - agli Affari generali, legali e servizi informatici. Ringrazio gli amministratori che hanno creduto nell’implementazione della tecnologia. Come Comune, la politica è quella della sicurezza pubblica, sia per l’incolumità pubblica che per la sicurezza urbana, su determinati luoghi critici del territorio e sulla proprietà. Questo dopo aver aderito nel 2017 al Patto della sicurezza con la Prefettura, coprendo gli accessi della città e installando le telecamere Ocr per il riconoscimento delle targhe. Ora, il Ministero, si sta muovendo sul riconoscimento facciale».

Dall’azienda che produce i dispositivi, Andrea Bigliardi ha mostrato l’uso della telecamera multifocale nel sottopassaggio della stazione di Lecco, dove tempo fa un soggetto ha aggredito diversi passanti: grazie al dispositivo è stato rintracciato e arrestato. Con la telecamera multifocale la qualità dell’immagine - ad alta risoluzione - facilita l’attività investigativa. Con l’approccio multifocale servono meno telecamere poiché vengono aggregati i corpi ottici per creare un’unica immagine che permette d’identificare i soggetti fino a circa 150 metri di distanza. Consente di comprendere la dinamica avvenuta, senza dover rivedere 24 ore di immagini, abbattendo i costi del 40%.


La strategia


In conclusione è stato illustrato l’esito della sperimentazione avvenuta in due modalità. Prima, con la telecamera installata di fronte agli uffici comunali e puntata sulla spiaggia, con immagini che permettono il riconoscimento facciale dei soggetti presenti a lunga distanza. Due funzionarie comunali si sono prestate recandosi sulla battigia. Poi è stata usata la telecamera installata fronte stazione. Con questa telecamera da 43 milioni di pixel è possibile effettuare il riconoscimento della targa fino a 150 metri. Non a caso il dispositivo è usato negli stadi ed è in grado di risalire a chi lancia un petardo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico