PORTO SAN GIORGIO - Gli Envess Evo, ossia i dispositivi tecnologici istallati in prossimità degli incroci di chiesa San Giorgio e Piazza Torino, hanno mietuto le prime...
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Alla prova video dei fatti, chi non ha rispettato il rosso ha potuto fare soltanto mea culpa, mentre molto meno religiosi sono stati i penalizzati per aver innescato il tanto discusso meccanismo della “linea bianca superata”.
Le polemiche, quando partì il congegno (sabato 25 giugno), furono molto feroci e a 90 giorni di distanza, con le prime notifiche, magari i polveroni s’alzeranno ancora.
Le file degli inferociti allo sportello dei vigili in queste ore non mancano di accumularsi. Ma la legge è legge e, pur se intransigente, va rispettata: mano dunque al portafoglio per pagare la multa ed anche per ingaggiare un professore di matematica, dati i tanti punti sottratti dalle patenti.
Il primo blocco di verbali è stato spedito. Nella finestra temporale aperta sabato 25 giugno e chiusa giovedì 7 luglio sono state 600 le rilevazioni validate. In 13 giorni, dunque, i vigili hanno estrapolato dalle immagini prodotte dalle telecamere e indicate dai sensori ben 46 casi al giorno, per quasi due verbali all’ora.
Un numero che potrebbe apparire alto, ma in rapporto alla mole dei veicoli che passa sotto i semafori in questione la percentuale dei multati potrebbe anche non essere così imponente. «Da un’indagine svolta la scorsa primavera per conoscere il flusso di mezzi nei pressi dell’incrocio centrale si sono contati infatti ben 20mila passaggi al giorno – il commento dell’assessore alla viabilità Valerio Vesprini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico