Un pitone di 2 metri nell’auto in sosta, nell'area di Bambinopoli arrivano i vigili del fuoco: piccola folla di curiosi a Porto San Giorgio

PORTO SAN GIORGIO - «Guarda, guarda là! C’è un serpente nel furgone». «Ma che ci fa? Lo tengono come antifurto?». Da una voce...

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PORTO SAN GIORGIO - «Guarda, guarda là! C’è un serpente nel furgone». «Ma che ci fa? Lo tengono come antifurto?». Da una voce all’altra, l’insolita scoperta ha attirato diverse persone, che nella tarda serata di domenica hanno fatto capannello intorno ad una vettura posteggiata in via Vecchi, stradina che sbocca sul lungomare Gramsci di Porto San Giorgio.

 

 

In effetti, in un Fiorino, c’era proprio un rettile di grandi dimensioni, all’incirca 2 metri. Dovrebbe trattarsi di un pitone albino, l’animale era sul sedile passeggero di un fiorino e, forse innervosito da tutti quegli sguardi che all’improvviso si sono concentrati su di lui, ha alzato il muso, puntando verso il finestrino che, comunque, era accuratamente chiuso. Svariate le foto e i video immortalati dagli smartphone di fronte a quello spettacolo decisamente insolito. Qualcuno ha anche azzardato l’ipotesi che il proprietario lo avesse lasciato così come deterrente contro eventuali malintenzionati.

La chiamata al 112

Tra i curiosi, per lo più giovanissimi, che si sono assiepati intorno al veicolo in sosta, qualcuno ha allertato il 112, segnalando la presenza dell’animale. Sul posto sono arrivati così sia i vigili del fuoco che una pattuglia della polizia. I primi hanno accertato la chiusura di tutti gli sportelli e del bagagliaio e quindi, constatando che il serpente non avrebbe potuto in alcun modo liberarsi e strisciare lungo le vie pubbliche, hanno fatto rientro in caserma.

I poliziotti hanno invece effettuato le ricerche del caso attraverso il numero di targa e sono risaliti al proprietario del Fiorino. L’uomo ha così raggiunto poco più tardi via Vecchi. Alle forze dell’ordine ha mostrato i documenti che hanno attestato la regolare detenzione del pitone. Resta da capire come mai fosse rimasto all’interno dell’abitacolo. Secondo una prima ricostruzione il mezzo avrebbe subito in precedenza un tentativo di effrazione con qualche danneggiamento. Non è da escludere che in quel contesto l’ofide sia uscito dalla teca che lo conteneva.

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Corriere Adriatico