Porto San Giorgio, sequestrati 108 chili di vongole. Multe salate

Porto San Giorgio, sequestrati 108 chili di vongole. Multe salate
PORTO SAN GIORGIO - Nella mattinata odierna, nel corso delle ordinarie attività di controllo all’interno del porto, i militari della Guardia Costiera...

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PORTO SAN GIORGIO - Nella mattinata odierna, nel corso delle ordinarie attività di controllo all’interno del porto, i militari della Guardia Costiera dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto San Giorgio hanno rinvenuto 108 kg. di vongole della specie venus gallina all’interno dei bagagliai di due automobili.


Ai conducenti delle autovetture, oltre al sequestro dei molluschi, sono state inflitte sanzioni amministrative per complessive 3.000  euro poiché sprovviste della documentazione prevista dalla legge che attesti la rintracciabilità e la provenienza del prodotto ittico.

La normativa comunitaria in materia di commercializzazione di molluschi quali le vongole, stabilisce infatti che le stesse possano essere destinate al consumo umano previo passaggio da un centro di spedizione che ne certifica la provenienza e che ne cura, in caso di necessità, anche la depurazione, attestandone quindi la bontà e la salubrità.
L’attività di controllo sulla filiera della pesca e la tutela della salute pubblica che ne consegue rappresenta uno dei fondamentali compiti istituzionali della Guardia Costiera.

«Le Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, in regime di dipendenza funzionale diretta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, svolgono la  funzione di polizia in materia di vigilanza sulle attività di pesca marittima ed acquacoltura, nonché sul commercio e sulla somministrazione dei prodotti ittici, con l’obiettivo di garantire la tutela dei consumatori”, ha sottolineato il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio, Tenente di Vascello Ciro Petrunelli, “grazie alle attività di controllo è possibile evitare che prodotto ittico di dubbia provenienza finisca nei ristoranti e sulle tavole dei consumatori, danneggiando ignari clienti e ponendo in serio pericolo i consumatori finali».
 
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Corriere Adriatico