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PORTO SAN GIORGIO - Patto Vesprini-Loira. Il matrimonio che non s’ha da fare. Dopo una settimana fitta di incontri in vista delle prossime elezioni previste in primavera, si riparte dalle alleanze che non possono essere. Il Partito Democratico esclude l’alleanza con Vesprini. Mentre sembrava che iniziasse a trapelare la voce che il patto Vesprini-Loira fosse praticamente cosa fatta, in realtà la voce è stata più che smentita. A fugare ogni dubbio è stato il segretario del Pd, Michele Amurri.
«La loro è una scelta civica - dice Amurri - ma nettamente di centro destra».
Dopo l’incontro con i civici per capire se vi fosse un margine per un’alleanza, al quale erano presenti il segretario Pd Amurri e Loira oltre a Vesprini e ad alcuni dei suoi rappresentanti di lista, Amurri ha così sintetizzato il meeting: «Non possiamo stringere un patto essendoci all’interno del gruppo figure legate alla destra. Non possiamo stare con loro. Escludiamo queste condizioni. Quella di Vesprini è una scelta di destra». Dunque, niente da fare. «Noi saremo alternativi. Abbiamo diverse opzioni. Pensiamo o ad una figura esterna di stampo civico capace di raccogliere consensi, un nome della società civile come quello di Carlo Paci, individuato nell’area di centro sinistra. Un’altra delle opzioni - ancora da definire- è quella di un candidato interno al partito come potrebbe essere il vice sindaco Francesco Gramegna che sarebbe sicuramente all’altezza del ruolo».
Alleanze politiche vere e proprie - stando a quanto sostiene Amurri - non ce ne sono, a parte la vicinanza di Italia Viva e di Azione. «Nessuna alleanza per il momento -ha chiarito Amurri- ma un’apertura all’area politica per trovare una strada insieme. A breve metteremo insieme i pezzi del puzzle e prenderemo una decisione sul candidato. Ora dobbiamo continuare a confrontarci con gli alleati sui programmi».
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Corriere Adriatico