Robottino per la riabilitazione a Porto San Giorgio, è l'unico nelle Marche. «Qui un punto di riferimento»

Robottino per la riabilitazione a Porto San Giorgio, è l'unico nelle Marche. «Qui un punto di riferimento»
PORTO SAN GIORGIO - «Con il robottino, Porto San Giorgio è al centro delle Marche»: così ieri mattina, all’ex ospedale, l’assessore regionale...

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PORTO SAN GIORGIO - «Con il robottino, Porto San Giorgio è al centro delle Marche»: così ieri mattina, all’ex ospedale, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. Come spiegato dal direttore dell’Av 4 Roberto Grinta, il robottino «aumenterà l’efficienza dell’Unità di cura complessa di fisioterapia e l’attività riabilitativa dei pazienti. Dispositivi simili li troviamo a Milano, nelle Marche lo abbiamo solo noi».

 

 
L’impegno
Le due attrezzature tecnologiche che miglioreranno la riabilitazione, sono state finanziate dalla Fondazione Carifermo guidata da Giorgio Girotti Pucci, al quale va tutta la riconoscenza della dottoressa Romana Attorresi: «È un salto di qualità importantissimo. Con questo intervento la Carifermo ci ha inserito nel mondo tecnologico della riabilitazione. Continuiamo con il metodo tradizionale ma il software diventa un elemento curativo, insieme alla supervisione e al controllo del fisioterapista. Qui si lavora attraverso l’esercizio sulla persona che interagisce con la macchina, è un medical device basato su certezze scientifiche e sulla plasticità neuronale che stimola le reti disturbate da un evento patologico. Sono azioni multisensoriali sull’attività motoria, la memoria e l’apprendimento motorio e noi lo possiamo utilizzare a 360 gradi. La macchina permette l’analisi del movimento, in 30 secondi si vede come ci si muove. È una parte della strategia di riabilitazione. Con la D-Wall si mostrano i movimenti in tempo reale, utilizzando realtà virtuali e immergendo il paziente in ambientazioni come il bosco».


Il sindaco
Era presente anche il sindaco, Nicola Loira: «Dopo un paio di mesi - rimarca - torniamo qui con grande soddisfazione per l’inaugurazione di questa macchina. A questo punto manca solo la piscina fuori. Diventerebbe un’eccellenza ultraregionale e un servizio per tutto il territorio».

 

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Corriere Adriatico