P.S.Giorgio, allarme rosso per il porto fondali di nuovo a rischio all'imboccatura

Un pontone pe ril dragaggio
PORTO SAN GIROGIO - L’insabbiamento del canale di accesso ormai pende senza soluzione di discontinuità sulla testa dei pescatori con tutti i disagi che questa...

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PORTO SAN GIROGIO - L’insabbiamento del canale di accesso ormai pende senza soluzione di discontinuità sulla testa dei pescatori con tutti i disagi che questa situazione comporta. Nonostante l’ultimo intervento di dragaggio ieri mattinai il peschereccio Nuovo Aquilotto ha toccato i fondali e il suo armatore è stato costretto a restare in banchina. I proprietari dell’imbarcazione, che già nei mesi scorsi erano stati costretti a emigrare a Civitanova si sono subito attivati per tornare a ormeggiare nel porto del Maceratese. 

La situazione sangiorgese non lascia dubbi: nelle ultime ore il canale di ingresso è peggiorato a tal punto che la marineria torna a lanciare un disperato grido di allarme per trovare una soluzione. La prima risposta arriva dal Comune: «Oggi - recita una nota del sindaco Loira - scade il termine ultimo del bando di gara per l’affidamento dei lavori di dragaggio del porto. Dopo l’apertura delle buste verranno valutate le offerte. L’importo a base di gara consente - dice Loira - una volta effettuate le opportune verifiche, l’immediato affidamento dei lavori».

Nel frattempo il sindaco Nicola Loira ha scritto al dirigente regionale, l’architetto Goffi, affinchè prenda in esame il progetto di un pennello parasabbia già depositato presso gli uffici regionali. «Ciò - aggiunge Loira - in considerazione del fatto che le operazioni di dragaggio, anche se effettuate più volte l’anno, non garantiscono una transitabilità sicura di tutti i natanti presenti all’interno del porto sangiorgese». Lo scorso fine febbraio il comandante del Circomare Fabrizio Strusi ha emesso un’ordinanza con cui si riduceva da 3,5 metri a 3,2 metri il pescaggio massimo delle imbarcazioni ammesse a entrare in porto. Un primo chiaro segnale che le cose giravano al peggio. Ma da allora la situazione è peggiorata. «E’ probabile – fa sapere Strusi – che le recenti mareggiate abbiamo inficiato il passo di accesso al porto. Ora faremo le nostre analisi con la motovedetta e poi decideremo il da farsi. Contestualmente parleremo con l’amministrazione comunale perché a breve dovrebbe esserci un nuovo dragaggio. Valuteremo la tempistica dell’intervento». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico