Ponte sull’Ete, nuovo bando. «Si recupera il tempo perso». Storia travagliata per la ciclabile a sud e il collegamento con Marina Palmense

Ponte sull’Ete, nuovo bando. «Si recupera il tempo perso» .Storia travagliata per la ciclabile a sud e il collegamento con Marina Palmense
PORTO SAN GIORGIO  - Mobilità dolce. Bici. Pedoni. Servono infrastrutture per il territorio. A un passo dalla realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Ete,...

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PORTO SAN GIORGIO  - Mobilità dolce. Bici. Pedoni. Servono infrastrutture per il territorio. A un passo dalla realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Ete, grazie a un progetto condiviso tra il Comune di Fermo e Porto San Giorgio, la ditta che in subappalto avrebbe dovuto completare l’opera si è tirata indietro: ora non si deve ricominciare da capo, ma serve un bando al più presto per la seconda parte dei lavori.

 


Prossimi al completamento dei lavori, è arrivato il nuovo stop. Qui la difficoltà non è stata quella di ottenere i finanziamenti. «Si compiono scelte epocali - rimarca il sindaco Nicola Loira - si mettono in campo progettualità storiche per poi inciampare all’ultimo miglio; ma i soldi ci sono. La progettualità c’è. Ci sono anche dei termini da rispettare. L’appalto, gestito dal Comune di Fermo, è andato come è andato. Prima, abbiamo sorriso al fatto che c’era stato un buon ribasso e questo poi lo abbiamo pagato perché la ditta appaltatrice che ha vinto la gara si è rivelata una ditta non capace di portare a termine i lavori. La pandemia, i prezzi di rincaro dell’acciaio e altro hanno completato lo scenario negativo».

Per Loira, che sul caso era intervenuto anche su Radio Fermo 1, la «Stazione appaltante sta risolvendo il contratto con la ditta appaltatrice, possiamo comunicare la disponibilità di 100mila euro a testa, da parte dei Comuni di Fermo e Porto San Giorgio per rifare un nuovo bando e coprire l’aumento del prezzo dell’acciaio che c’è stato per avere il ponte entro una data non lontana; mi auguro che sia entro la prossima estate e comunque c’è da correre altrimenti potremmo anche essere chiamati a restituire i fondi ricevuti. La disponibilità data dai due Comuni, consente di rifare immediatamente la gara per la parte restante dei lavori, che riguarda l’acciaio e la parte della campata. Ci auguriamo che la ditta scelta sia capace di portare a termine un lavoro straordinariamente importante». Prima dell’estate, era stata già completata la pista ciclabile a sud di Porto San Giorgio, dotata anche di cordoli.


La ciclabile, in verità, ha portato con sé anche diverse polemiche e obiezioni, sulla fruibilità della stessa, sullo spazio a disposizione e soprattutto sul fatto che a un certo punto viene fatta passare sul marciapiede. La stessa sorte, potrebbe - verosimilmente - capitare anche in prossimità del centro, con la realizzazione della corsia ciclabile (intesa come tracciato senza cordolo) che verrà fatta passare sul marciapiede, così come avviene nelle grandi città. «Dappertutto - chiarisce Loira- si utilizzano i marciapiedi quando sono ampi per le corsie ciclabili. Noi andiamo avanti con la corsia ciclabile perché è quello che si può fare in questo momento. Andiamo avanti su questo doppio binario che vede da un parte la corsia ricavare uno spazio sul lungomare per la mobilità dolce e le biciclette in un contesto di lungomare diverso; dall’altra, con la variante per gli hotel dismessi, vincoliamo somme destinate al rifacimento del lungomare» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico