P.S.Giorgio, il comitato insorge contro la pista ciclabile in viale Cavallotti

I lavori in Viale Cavallotti
PORTO SAN GIORGIO - Prima un ironico “Benvenuti a Porto San Giorgio” poi alla fine un melanconico quanto rassegnato “Tanti saluti da Porto San Giorgio. E’...

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PORTO SAN GIORGIO - Prima un ironico “Benvenuti a Porto San Giorgio” poi alla fine un melanconico quanto rassegnato “Tanti saluti da Porto San Giorgio. E’ il manifesto di protesta firmato dal Comitato per la salvaguardia di viale Cavallotti con il quale si condannano i lavori per la pista ciclabile nel tratto del viale compreso tra via Boni a via Leopardi. «Sono bastati dieci minuti per sfigurare i primi tratti dei giardini storici di viale Cavallotti - si legge - . Le ruspe hanno lavorato bene, hanno cancellato oltre un secolo di storia della città, di ornato pubblico, semplice e raffinato, che aveva fatto la fortuna turistica e urbana. Ora non abbiamo proprio più nulla. Una riflessione onesta avrebbe evitato di proseguire con la folle idea di aprire una strada in un luogo sacro, uno spazio verde voluto più di cento anni fa, nel cuore della città, per il suo decoro e il relax di cittadini e turisti al riparo dal traffico».

L’attacco del comitato è diretto contro l’amministrazione, sindaco e assessori che hanno fatto credere che «Quei giardini erano un luogo di degrado utilizzato solo per i bisogni dei cani, inutile per i cittadini. Amministratori sordi alle proposte avanzate da coloro che con forza hanno rappresentato la dannosità e l’inutilità di tale scempio. Il comitato non ha chiesto altro per anni. Purtroppo esprimere un punto di vista diverso, oggi, significa passare per “quelli del no”. Eppure era chiaro che non sarebbe stato possibile il proseguimento della pista ciclabile verso sud, ostinatamente concepita come un percorso lineare. Il tracciato alternativo che il Comitato aveva proposto, aveva evidentemente il torto di essere una soluzione quasi a costo zero. La comunità perde così un altro bene comune, un patrimonio di inestimabile valore per una città dove molti edifici dell’ex borgo marinaro sono cresciuti fino a cinque piani senza colpo ferire. Complimenti signori amministratori, ci siete riusciti. Davvero un bel primato». 
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Corriere Adriatico